Un seminario sulla cooperazione intercomunale

BORGIALLO – Si è svolto sabato 20 ottobre, a Borgiallo, il seminario tecnico dal titolo “La cooperazione intercomunale: necessità e opportunità”. La nuova Legge Regionale 11 del 28 settembre 2012 al centro del seminario che si è svolto sabato 20 ottobre, a Borgiallo, dal titolo “La cooperazione intercomunale: necessità e opportunità”, alla luce delle novità normative nazionali. Obiettivo del seminario informare sul tema dell’associazionismo fra comuni, chiarire i dubbi, e rispondere alle voci incontrollate e alle “leggende metropolitane” che hanno contribuito ad aumentare il clima di generale incertezza. Ad aprire i lavori l’intervento dell’Assessore Maccanti, che ha delineato i caratteri della nuova legge regionale e ne ha sottolineato il principio cardine. «Il Comune – ha sottolineato la Maccanti – è al centro del sistema, ed è il Comune che deve poter decidere con chi gestire le proprie funzioni, e con quali strumenti.» Si garantisce quindi ai comuni la massima autonomia decisionale, dando pari dignità e pari opportunità alle due forme di associazionismo attualmente previste dall’ordinamento giuridico: unioni e convenzioni. Ai comuni montani saranno trasferiti i Fondi per la Montagna fino ad ora gestiti dalle Comunità Montane. Le Comunità Montane cesseranno di esistere ed i comuni potranno liberamente decidere se associarsi in unione o convenzione. Alberto Corsini, già consulente della Regione e dell’Anci, dottore di ricerca in diritto pubblico e segretario comunale, ha illustrato gli aspetti giuridici dell’associazionismo, sottolineando che rispetto all’obbligatorietà di tale forma di gestione dei servizi e delle funzioni comunali, esistono numerosi dubbi di legittimità costituzionale. Ha quindi descritto nel dettagli potenziali vantaggi e svantaggi di convenzioni e unioni. Vito Mario Burgio, segretario comunale e consulente Anpci, ha evidenziato come, ad oggi, l’avvio, e la stessa scelta, di forme di associazione fra i comuni sia resa estremamente difficoltosa dalla quasi totale assenza di parametri, in termini soprattutto economici, ai quali attenersi per dimostrare i livelli di efficacia, efficienza ed economicità richiesti. A concludere la carrellata di interventi Franca Biglio, presidente dell’Anpci, che, dopo aver ricordato i numerosi tavoli di confronto aperti con il Governo e con la Regione, ha menzionato le iniziative che verranno intraprese in futuro per sostenere l’autonomia e la capacità dei piccoli comuni di essere virtuosi ed efficienti.

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