La Festa dell’Uva tra spettacoli e comunicazione

CALUSO – Saranno un pieghevole ed un libretto a raccontare la tradizionale Festa dell’Uva di Caluso che, giunta quest’anno alla sua ’81^ edizione, aprirà ufficialmente i battenti nella giornata di giovedì 18 settembre. Tra le pagine spiccano i volti delle nove Miss dei Rioni e delle Frazioni ( Riva, Carolina, Freta, Rosario, Rodallo, Arè, Pescarolo, Rua e Vallo), realtà importanti di una manifestazione di cui rappresentano, con i loro colori e i loro simboli, i cantoni. A loro si deve l’allestimento delle “Veje Piole” e quello dei carri allegorici che nel pomeriggio di domenica allieteranno il pubblico in una sorta di carnevale di fine estate, con al fianco alcuni gruppi storici come gli Sbandieratori di Mappano, i Pifferi di Santhià, i Marchesi di Candia (Daniele Foggiato e consorte). È di prassi che tra le Miss venga eletta la nuova Ninfa 2014, ma sottolinea Bruno Cambursano, Presidente della Pro Loco, «quest’anno qualcosa potrebbe cambiare, non è escluso cioè che la reginetta della Festa possa non appartenere al gruppo delle prescelte», che ancora una volta potranno contare su acconciature tra le più svariate, realizzate ad hoc, dalle pettinatrici della Città. Soltanto domenica mattina, quando tutti gli occhi saranno puntati su di lei, si saprà chi potrà indossare scettro e mantello, e si conoscerà la vera identità di chi impersonerà la bella e leggendaria “Albaluce”, figlia del Sole e della Luna. Per la sua elezione, tra le novità di quest’anno, un ruolo fondamentale avrà il neonato “Ordine delle Ninfe”, costituito da tutte le Ninfe elette nelle passate edizioni, che accompagnerà le varie componenti della manifestazione già a partire dalla sfilata di apertura dell’evento, nella serata di venerdì, al fianco delle autorità, della Credenza Vinicola, dei Rioni e delle Frazioni, della Banda Musicale di Caluso. E a dare il benvenuto anche il manifesto “Il Dio Bacco davanti alle Purtasse“ simbolo quest’anno della Festa dell‘Uva, realizzato da Martina Migliaccio e Andrea Monopoli, che ha curato la parte grafica ed il sito della manifestazione.
Impegno e passione alla base del lavoro svolto da chi, per la prima volta, ha lavorato alla stesura del programma. Un programma che ancora una volta vivrà di buona musica, con diverse band che, presso le Terrazze dell’Erbaluce, si alterneranno sul palco in uno spettacolo che culminerà con un’ospite di eccezione: Dario Ballantini. Ci saranno spettacoli di danza e di folklore, mostre e giochi con il “Palio dell’Uva 2014” che per la vittoria finale potrà avvalersi del punteggio del “Palio dei bimbi” dei Rioni e delle Frazioni, interamente dedicato ai più piccini. Ma Caluso saprà colorarsi anche delle imponenti mongolfiere, il sabato sera, che in una coreografia di luci e suoni, sapranno emozionare in tutta la loro spettacolare bellezza. E non sarà necessario vederle volare per stupire e farsi guardare, mentre la folla a piccoli passi incomincerà ad invadere le strade della Città per quell’appuntamento che piace e che spesso fa discutere. È difficile pensare che la vendita del vino di qualità, esclusivamente in alcune location possa, come per incanto, frenare chi della festa vuole farne un unico momento di sballo. Non sarà semplice controllare gli ambulanti e neppure i “viandanti” dagli zaini imbottiti di vino che supereranno in gruppi le porte del centro. Un centro che a tarda notte, così come consuetudine vuole, probabilmente vivrà di chi euforico avrà bevuto un bicchiere di troppo. È troppo presto per poter pensare che tutto possa come incanto scomparire. Lo sanno gli organizzatori, anche se va premiata la volontà di trovare delle soluzioni perché la festa torni ad essere “La Festa dell’Uva di Caluso”.
E che festa sia, domenica mattina quando il Parco Spurgazzi si arricchirà dei tanti stand locali e delle zone limitrofe, in un percorso enogastronomico di prodotti tipici piemontesi, quando piazza Ubertini acclamerà la sua Ninfa, quando i carri invaderanno le vie del concentrico, quando i giochi sapranno far divertire, quando la musica saprà emozionare. Che festa sia lunedì sera quando si conosceranno i vincitori con la premiazione del Palio, della miglior piola, del miglior carro, del miglior gruppo, della migliore acconciatura; quando stanchi ma soddisfatti si rientrerà a casa. Ancora una volta la parola decisiva spetta al tempo. E che i raggi del sole sappiano farsi strada e avvolgere nel caldo tepore di una bella giornata di settembre, il cuore pulsante di una città in festa.
Karen Orfanelli

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