L’Erbaluce traina la viticoltura torinese

L'Erbaluce traina la viticoltura torineseTORINO – Aumenta la superficie vitata della provincia di Torino, che raggiunge quota 500 ettari a denominazione d’origine (1.008 ettari in totale, su 42.284 del Piemonte); il vitigno Erbaluce di Caluso rappresenta quasi la metà del vigneto torinese. La vendemmia 2017, benché magra, ha un potenziale di quasi 1,2 milioni di bottiglie della docg Erbaluce di Caluso nelle tre tipologie bianco fermo, spumante e passito. La fotografia dei vini DOP torinesi è stata presentata stamani da Confagricoltura Torino, che ha illustrato i dati ufficiali delle denominazioni locali, soffermandosi in particolare sull’Erbaluce, a cui dedica ogni anno una giornata di assaggi e approfondimenti. A fare il punto della situazione, insieme al direttore di ConfagriTorino Ercole Zuccaro, il neo presidente dell’organizzazione professionale agricola Tommaso Visca, eletto due giorni fa e al suo primo incontro con i media, il vicepresidente del Consorzio Caluso Carema Canavese e neo presidente della Strada Reale dei Vini Torinesi Alessandro Comotto, e il presidente del Consorzio di tutela Vini doc Pinerolese Luca Trombotto, da pochi mesi alla guida dell’ente. E’ intervenuto anche il presidente dell’Enoteca Regionale di Caluso, Gian Luigi Orsolani, eletto due giorni fa vicepresidente di Confagricoltura Torino insieme a Riccardo Ferrero e Guido Oitana.
Il mosaico delle vigne dop torinesi comprende 242 ettari coltivati a Erbaluce, 110 rientranti nella doc Canavese, 77 per il Freisa di Chieri, 30 per la doc Pinerolese, 16 per la doc Collina Torinese, oltre 15 per il Carema e poco più di 9 per la doc Valsusa.
Lunedì 11 giugno a Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, si terrà l’Erbaluce Day nell’ambito del programma Bocuse d’Or Off. Dalle 18,30 alle 22 assaggi di Erbaluce di Caluso fermo e spumante in abbinamento ai piatti della cucina canavesana. L’appuntamento, aperto al pubblico, è organizzato da Confagricoltura Torino in collaborazione con il Consorzio Caluso Carema Canavese, il Consorzio Operatori Turistici Valli del Canavese e i Ristoranti della Tradizione Canavesana.

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