Morire in strada a 60 anni

Morire in strada a 60 anniTORINO – Sull’incidente stradale mortale di ieri a Villareggia un comunicato di “Sicurezza e Lavoro”.
Ancora morti tra chi lavora per strada e sulla strada. I due cantonieri dipendenti della Città Metropolitana di Torino, Giuseppe Butera, 62 anni, di Chivasso, e Giuseppe Rubino, 59 anni, di Caluso, travolti da un’auto sulla strada provinciale 595 a Villareggia mentre eseguivano lavori di manutenzione sono l’ennesimo segnale di una grave situazione che coinvolge la sicurezza di chi lavora, ma anche di chi usa le nostre strade.
Il ridotto numero di risorse umane, l’elevata età media del personale e i continui tagli agli enti locali mettono sempre più a rischio l’incolumità di lavoratori e lavoratrici della viabilità e di chi usa la strada per lavoro o per altri spostamenti.
“La Città Metropolitana di Torino (ex Provincia) – denuncia Francesco Nannetti, Rsu Città Metropolitana di Torino e responsabile aziendale FP Cgil – gestisce da anni 3.000 km di strade. In passato, con 300 cantonieri, ora con 150! Con un’età media di oltre 55 anni”.
“Le ultime assunzioni – afferma Nannetti – risalgono al 2012 e il piano assunzioni (che prevede comunque l’ingresso di soli 14 nuovi cantonieri) è fermo da un anno. Al di là della dinamica dei fatti, che gli organi preposti dovranno accertare, ci chiediamo come si possa lavorare in sicurezza con squadre composte da numeri sempre più esigui di Morire in strada a 60 anni 1persone, nonostante i due colleghi cantonieri tragicamente scomparsi fossero persone molto esperte e competenti nel proprio lavoro”.
“I fatti di cronaca – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – ci raccontano una situazione drammatica per chi fa manutenzione sulle strade – con infortuni, spesso mortali, e malattie professionali, legate anche all’amianto – ma anche per chi opera per garantire la sicurezza e il soccorso: le tante vittime della Polizia Stradale richiedono una seria riflessione. Non si tratta di fatalità. Troppe volte sono coinvolti anche lavoratori che conducono camion in condizioni proibitive, sia per gli eccessivi orari di lavoro che per la scarsa manutenzione dei mezzi”.
Nella stessa giornata delle due morti sul lavoro di Villareggia, Cgil, Cisl e Uil hanno immediatamente organizzato un’assemblea sul tema, molto partecipata, nella sede della Città Metropolitana di corso Inghilterra 7 a Torino, e nella mattinata di martedì 12 febbraio hanno indetto un presidio davanti alla Prefettura di Torino, in segno di solidarietà ai familiari delle vittime e per denunciare le ingenti riduzioni del personale dedicato alla viabilità, con gravi ripercussioni sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza degli utenti delle strade stesse.

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