Castellamonte rischia di sforare il patto di stabilità

Castellamonte rischia di sforare il patto di stabilitàCASTELLAMONTE – Come ormai noto, entro il 31 gennaio, i Comuni sono chiamati a verificare la propria virtuosità, se hanno cioè rispettato o no il Patto di Stabilità. Nessuna eccezione fatta, neppure per la Città della Ceramica, che si è trovata di fronte alla necessità di affrontare un dato che se trascurato la porterebbe a sforare le regole. A tale riguardo è stata indetta una conferenza stampa, alla presenza del Sindaco Paolo Mascheroni e del Vice Sindaco Giovanni Maddio per sottolineare a che cosa va attribuito il problema. “In merito al capitolo delle spese correnti – ha commentato Maddio – ci troviamo di fronte a delle criticità dovute al pagamento della Tari.” Sotto accusa dunque la raccolta differenziata dei rifiuti, il cui servizio di raccolta e smaltimento degli stessi è a carico della Teknoservice che si è aggiudicata la gara d’appalto, per l’intero bacino ex Asa, per 8 milioni e 35mila euro, e che parte dei cittadini non hanno pagato. “Siamo coscienti che c’è stato un aumento – ha continuato Maddio – La Tari è la ripartizione di questo importo tra i Comuni che aderiscono al Consorzio, a cui occorre aggiungere il costo di smaltimento.” Dalla bollettazione redatta, Castellamonte, entro il 31 dicembre, avrebbe dovuto incassare 1 milione 699mila euro, ma nella realtà dei fatti ne ha incassati soltanto 1 milione 205mila, cioè quasi il 30% in meno (494 mila euro). Questo significa che il Comune per chiudere il conto esercizi 2014 ha dovuto lavorare con un anticipo di cassa.” Il richiamo va a tutti gli utenti che ad oggi si trovano in difetto, a cui verrà inviato un sollecito di pagamento e in caso di successivo mancato adempimento, la cartella esattoriale. “Per le persone in difficoltà economica – ha aggiunto Maddio – si è detto che non verrà applicata alcun tipo di sanzione e accettate eventuali rateizzazioni.” Uno sguardo ai conti secondo i quali se il Comune riuscisse ad incassare il 50% di quel mezzo milione di euro mancante chiuderebbe il bilancio in pareggio; qualora dovesse incassare il dovuto chiuderebbe con un utile di esercizio di 200mila euro. Ma non è tutto. Dito puntato contro chi, nelle vesti di Consigliere di minoranza, ha per così dire invitato gli utenti a non pagare. “Abbiamo inoltrato una denuncia alla Procura Regionale della Corte dei Conti nella persona di Pasquale Mazza – hanno detto Mascheroni e Maddio – che ha usato i media in modo scorretto. Un Consigliere comunsale non può chiedere la sospensione di un pagamento mettendo in crisi il bilancio del Comune provocando un danno erariale. Ecco perché, prima di farci richiamare dalla Corte dei Conti abbiamo fatto denuncia, allegando gli articoli relativi alle testate giornalistiche locali. Con la massima trasparenza – hanno concluso – se il Comune dovesse sforare il Patto di Stabilità è per mancate entrate di spese correnti relative alla raccolta rifiuti.” E l’invito alla popolazione è quello di una maggiore coscienza in termini di differenziazione. Dati alla mano infatti, rispetto a Cuorgnè, Castellamonte per il conferimento in discarica paga di più. “Si tratta di dati precisi – ha commentato Maddio – La raccolta infatti viene fatta su percorsi a se stanti, Comune per Comune. Castellamonte deve entrare nell’ottica di una raccolta differenziata migliore.”

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