Un centinaio per chiedere la chiusura definitiva della discarica di Vespia

CASTELLAMONTEGUARDA IL VIDEO Manifestazione ieri a Castellamonte per chiedere la chiusura della discarica di Vespia organizzata dal Comitato “Voce dei Monti Pelati”.
“La discarica di Vespia – dice il Comitato – giace in stato di conclamata contaminazione dal 2011. Più di 80.000 cittadini, di 51 comuni del Canavese, (valli Orco, Soana, Sacra, Chiusella nonché di Cuorgnè, Rivarolo e Castellamonte) hanno già pagato con salate bollette per 18 anni: più di 11 milioni di euro, fondi necessari per la discarica. Tali fondi, assieme ad altri necessari per la copertura definitiva della discarica, risultano ad oggi spariti, svaniti nel buco nero del passivo del gruppo ASA di circa 85 milioni di euro.”
Il Comitato propone l’immediata chiusura della discarica, che i colpevoli della sparizione dei fondi e dei danni ambientali siano perseguiti secondo la legge ed il principio “chi inquina paga” e che l’avvio della pratica “rifiutizero”, che comporta il riciclo o il riutilizzo di tutti i rifiuti, sia portata a compimento, con risparmi, drastica riduzione dei danni ambientali e creazione di nuovi posti di lavoro.
“Siamo più di 80.000 – sostengono al Comitato – Ritroviamo il coraggio e la forza di fare valere la legalità, salute e ambiente contro affarismo, corruzione, e mala-amministrazione.”
Ieri al corteo, partito e ritornato dalla Stazione di Castellamonte dopo un giro per la città, erano presenti un centinaio di persone. Tra loro anche gli aderenti ad altri comitati ambientalisti del Canavese.

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