14 misure cautelari nei confronti di militanti anarchici

TORINO – Nella mattinata odierna, nell’ambito delle indagini della Digos della Questura di Torino, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, è stata data esecuzione a 14 misure cautelari, con la collaborazione anche delle Digos di Milano, Bologna, Ravenna, Sassari, Trento, Livorno e Cuneo, nei confronti di militanti anarchici di diversi contesti territoriali resisi responsabili, a vario titolo, dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento ed imbrattamento, commessi in occasione della manifestazione nazionale svoltasi a Torino lo scorso 9 febbraio per protestare contro lo sgombero del centro sociale Asilo e solidarizzare con i “libertari” tratti in arresto per associazione eversiva nell’ambito dell’operazione Scintilla.
In particolare, 3 militanti sono stati sottoposti alla misura della custodia in carcere (Federico Daneluzzo, di 23 anni di Como, Patrik Bernardone di 24 anni di Torino ed un terzo soggetto in fase di rintraccio), mentre altri 11 anarchici di Sassari, Savona, Livorno, Ravenna, Torino, della Svizzera, della Slovacchia e della Serbia sono stai invece interessati dalla misura cautelare del divieto di dimora a Torino.
Nel medesimo contesto operativo, coordinato dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, sono state eseguite 17 perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria di Torino, alcune delle quali ancora in corso di svolgimento.
L’attività di indagine fa riferimento ai gravissimi episodi di violenza verificatisi a Torino lo scorso 9 febbraio, durante la manifestazione nazionale organizzata alcuni giorni dopo l’operazione Scintilla e lo sgombero e sequestro dello storico centro sociale Asilo.
In quella circostanza, circa 500 facinorosi, per lo più travisati, dopo che il corteo dei circa 1000 anarco-antagonisti aveva percorso alcune vie del centro con l’obiettivo di raggiungere l’Asilo, si rendevano responsabili, per oltre due ore, di ripetuti attacchi ai contingenti dei Reparti Mobili contro cui venivano lanciati sassi, bottiglie, aste di ferro, batterie di razzi multipli, artifici esplodenti di altissima potenzialità, con diversi blocchi stradali realizzati con cassonetti della nettezza urbana ribaltati ed incendiati al fine di rendere complicata l’avanzata dei reparti inquadrati.
Nella circostanza, si rendevano necessarie azioni di alleggerimento con l’utilizzo di lacrimogeni nel corso delle quali rimanevano feriti 17 operatori di Polizia.
A seguito degli episodi di intemperanza veniva danneggiata la segnaletica stradale, delle autovetture in sosta (anche di Enjoy), 4 stazioni di parcheggio delle biciclette a noleggio ToBike, le vetrine della sede della società Acque Metropolitane Torinesi Smat, il Comando della Polizia Municipale, un Tram pubblico della GTT e delle vetrate di alcuni Istituti di credito, per un ammontare complessivo di oltre 100.000 Euro.
Le indagini della Polizia di Stato hanno consentito di individuare, tramite l’analisi delle immagini, e denunciare anche altri 9 militanti anarco-antagonisti di diversi contesti territoriali (Trento, Cagliari, Torino e Francia).

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