Assalti ai bancomat: i due fratelli arrestati avevano una base in Canavese

Utilizzavano dell’esplosivo e avevano il volto coperto con delle maschere di Donald Trump
Assalti notturni ai bancomat due fratelli arrestatiTORINO – Erano soliti assaltare di notte sportelli bancomat con il volto coperto con le maschere di Donald Trump. Dopo gli ultimi due colpi (alla banca Unicredit di Cavallermaggiore e alla banca Unicredit Vigone), due fratelli sinti, Vittorio Lafore’, 26 anni, e Ivan Laforé, 30 anni, entrambi residenti ad Alpignano, sono stati arrestati mercoledì scorso dai carabinieri della sezione antirapina del Nucleo Investigativo di Torino. Sono sospettati di decine di assalti in tutto il Piemonte.
La tecnica utilizzata dagli indagati è quella della cosiddetta ‘marmotta’, ossia un ordigno che si inserisce all’interno degli sportelli per farli saltare.
Forzavano la fessura di erogazione delle banconote, realizzando una profonda apertura, e poi inserivano la “marmotta esplosiva”. L’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza delle banche assaltate e il confronto dei dati relativi al controllo del territorio, persone e mezzi fermati prima e dopo i colpi, hanno permesso ai militari di individuare i due fratelli.

I Carabinieri sono riusciti anche a risalire a due basi operative della banda. Una si trovava in un capannone in disuso a Givoletto, l’altra in un appartamento e nel relativo garage a Favria. Qui hanno trovato il materiale utilizzato per confezionare gli ordigni esplosivi e anche dei jammer, interditori di frequenze, che venivano utilizzati nel corso dei colpi.

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