Contro la “Buona Scuola” di Renzi

Contro la “Buona Scuola” di RenziTORINO – Migliaia di insegnanti e studenti hanno sfilato in corteo per le vie del centro di Torino per protestare contro la “Buona Scuola del governo Renzi”. Insieme ai manifestanti hanno sventolato le bandiere dei sindacati confederali, dei Cobas, dei Cub e di Rifondazione Comunista.
I sindacati confederali e la Gilda avevano organizzato un presidio in piazza Carlo Alberto ma si è formato spontaneamente un lunghissimo corteo che ha bloccato il traffico in molte vie centrali della città.

Il volantino degli organizzatori e le motivazioni della protesta
1. CHIAMATA DIRETTA DEI PRESIDI: cosa cambia di sostanziale se i presidi assumono seguendo criteri autonomi o criteri dettati dal Consiglio di istituto o anche dal MIUR? Il problema è la chiamata diretta e la precarizzazione a vita con contratti triennali rinnovabili (ma anche no) per i colleghi precari e per i colleghi di ruolo che chiedano la mobilità o che vi siano costretti (esuberi). A che serve una sessione straordinaria di mobilità se non a frenare la saldatura della lotta tra i colleghi precari e quelli di ruolo? No alla chiamata diretta!
Contro la “Buona Scuola” di Renzi 12. ALTERNANZA-SCUOLA LAVORO: cosa cambia di sostanziale se i nostri studenti faranno qualche ora in meno di lavoro gratuito in azienda? Il problema è la sostituzione di ore di scuola con il lavoro gratuito e/o sottopagato oppure il prolungamento dell’orario scolastico per andare a lavorare gratis. No al lavoro gratuito per i nostri studenti che fara’ aumentare e non diminuire la disoccupazione giovanile!
3. FINANZIAMENTI DEI PRIVATI: cosa cambia di sostanziale se le aziende potranno detrarre ad es. il 25% anziché il 65%? Il problema è il controllo della didattica da parte delle aziende del territorio. No ai finanziamenti privati!
Contro la “Buona Scuola” di Renzi 24. PREMI DI MERITO: cosa cambia di sostanziale se i premi di merito vengono erogati solo da preside o da un nucleo di valutazione che sarà ben controllato dai presidi o se andasse in contrattazione con le RSU? Il problema è che non deve essere implementata la concorrenza tra i docenti perché il lavoro nella scuola non ha bisogno di competizione, ma di collegialità. No ai premi “meritocratici” ai docenti!
5. PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI: cosa cambia di sostanziale se le assunzioni saranno 1000 o 2000 in più rispetto alle 100.000 previste? Il problema è che siamo di fronte specularmente al licenziamento di massa di decine di migliaia di colleghi che si troveranno disoccupati e che vedranno azzerati i diritti acquisiti in molti anni di lavoro e in molte migliaia di euro spesi per i vari corsi abilitanti. No all’azzeramento delle graduatorie! Assunzione in ruolo per decreto di urgenza di tutti i colleghi precari di cui la scuola ha dimostrato di avere bisogno!
Contro la “Buona Scuola” di Renzi 36. PIANO TRIENNALE: cosa cambia di sostanziale se il piano triennale è predisposto dal preside o approvato dai Collegi Docenti che sono da anni di fatto azzittiti da presidi padroni e poi composti da docenti ricattabili dal rinnovo del contratto? Il problema è che il Piano Triennale non deve contenere né il fabbisogno di organico né le convenzioni con le aziende del territorio né basarsi sulla Sistema di Valutazione (costruito sul Rav e sui risultati dei quiz Invalsi). No al piano triennale e ai quiz Invalsi!
7. FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE PRIVATE: cosa cambia di sostanziale se la detraibilità è meno di 400 euro l’anno per chi iscrive i figi alle scuole private? Il problema sono i finanziamenti alle scuole private, già lautamente finanziate da tutti i governi degli ultimi anni. No ai finanziamenti alle scuole private!
Contro la “Buona Scuola” di Renzi 48. FORMAZIONE OBBLIGATORIA: cosa cambia di sostanziale se le ore di formazione obbligatoria (a parità di stipendio) saranno meno di 50 all’anno? Il problema è che i docenti saranno obbligati a piegarsi a una formazione eterodiretta dai presidi e dal piano triennale per la formazione del MIUR, con il risultato di omologare la proposta didattica in tutte le scuole minando la libertà di insegnamento e la sua pluralità. No alla formazione obbligatoria!
9. 5 PER MILLE ALLE SCUOLE: cosa cambia di sostanziale se il 5 per mille verrà devoluto alla singola scuola o a tutte le scuole? Il problema è il mancato finanziamento statale alla scuola pubblica, ben al di sotto della media europea. No al 5 per mille (nuova forma per il contributo volontario)!
10. FONDO PER I RISARCIMENTI: cosa cambia di sostanziale se saranno aumentati i fondi per i risarcimenti per i colleghi che hanno lavorato per più di 36 mesi nella scuola? Il problema è l’azzeramento dei diritti acquisiti e l’espulsione dalla scuola di colleghi che hanno maturato sul campo delle professionalità di cui la scuola italiana ha bisogno. No alla politica dei risarcimenti!
Contro la “Buona Scuola” di Renzi 511. DELEGHE AL GOVERNO: cosa cambia di sostanziale se saranno cassati alcuni commi dell’articolo 21? Il problema è che su tutti quei punti devono essere chiamati a discutere il Parlamento e il mondo della scuola, il governo non può procedere per Decreto. No alle deleghe al Governo!
12. CURRICULUM DELLO STUDENTE E DEL DOCENTE: cosa cambia di sostanziale se saranno limati i contenuti dei curricola degli studenti e dei docenti disponibili in formato digitale sul portale del MIUR? Il problema è che i docenti saranno sul mercato a disposizione del presidi manager e che il percorso dei nostri studenti sarà vagliato da aziende in cerca di manodopera, trasformando le scuole in uffici di collocamento. No al curriculum digitale di studenti e docenti!

I Cobas chiedono al mondo della scuola di mobilitarsi sulle parole d’ordine:
– Decreto legge d’urgenza per le assunzioni di tutti i colleghi precari su posti di ruolo.
– Ritiro al Ddl senza se e senza ma.

I Cobas ritengono inacettabile qualunque tavolo che si ponga nell’ottica di emendare un testo che e’ da respingere alla radice e che rappresenta l’attacco più forte portato negli ultimi anni alla scuola pubblica italiana.

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