“Dal Ministero servono fondi certi per strade e infrastrutture”

Il vice Sindaco metropolitano Marocco (5 Stelle) critico sulla ricognizione chiesta dal Ministero
Dal Ministero servono fondi certi per strade e infrastruttureTORINO – “La Città metropolitana ha già da tempo programmato gli interventi necessari alle proprie infrastrutture: quel che è necessario è la certezza dei fondi”. Così commenta il vice Sindaco Marco Marocco al termine della riunione che si è tenuta oggi, su convocazione del Provveditorato alle opere pubbliche, cui ha partecipato insieme a rappresentanti della Regione Piemonte, dell’Anci, dell’Upi e delle province piemontesi.
“È giusto che ci sia una ricognizione sullo stato dell’arte della rete piemontese – continua Marocco – ma forse i tempi della richiesta andrebbero dilazionati: ieri ho sollecitato i Comuni a far pervenire le schede al Ministero sulle condizioni delle loro strade, ma certo sono più in difficoltà di quanto possono esserlo Città metropolitana e province.”
“La Città metropolitana ha già programmato interventi non solo per quanto riguarda ponti e viadotti, ma per l’intera rete stradale, dalle gallerie alle strade di montagna. Sarà importante non ripetere più quelle scelte sbagliate fatte dai precedenti governi. Non vorrei – conclude Marocco – che concentrando l’attenzione su alcune grandi infrastrutture spunti qualche ulteriore “taglio”, anziché garantire fondi certi e continui per la manutenzione e la messa in sicurezza di tutte le strade.”

Dal Ministero servono fondi certi per strade e infrastrutture 1Alla riunione ha partecipato anche Anci Piemonte, che già si era fatta carico della questione rappresentando le perplessità e i dubbi dei Comuni associati. Come spiega il presidente Alberto Avetta “l’incontro di oggi si rivelerà utile nella misura in cui alle parole seguiranno i fatti. Chiederemo al Ministero tempi congrui per poter effettuare un check-up attendibile ed efficace e soprattutto risorse per effettuare le rilevazioni e realizzare le opere. Il monitoraggio serve se poi gli interventi individuati vengono effettivamente finanziati e realizzati. Altrimenti resta un esercizio fine a se stesso”.
Alla riunione ha partecipato anche il presidente della Consulta Aree Vaste di Anci Piemonte, Emanuele Ramella Pralungo: “Oggi abbiamo ribadito tutte le nostre perplessità, non possiamo farci investire dall’onda di ciò che è accaduto a Genova: la questione è delicata e va gestita con estrema cautela. Per quanto riguarda le province, procederemo per step: stiamo coordinando i Comuni, come ci è stato chiesto dal Ministero, dopodiché chiederemo che venga aperto un altro tavolo, quello relativo alla richiesta fondi e spazi finanziari per gli interventi sulle infrastrutture. Non possiamo pensare di ridurre la riunione di oggi ad una mera raccolta di dati”.

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