La Sezione ANA di Ivrea si mobilita contro la pandemia da Coronavirus

E l’Adunata nazionale degli alpini a Rimini slitta a ottobre
La Sezione ANA di Ivrea si mobilita contro la pandemia da CoronavirusIVREA – La grave pandemia di Coronavirus, che sta mettendo in ginocchio l’Italia, gran parte dell’Europa, gli stessi Usa, per non parlare di Asia, Australia e presto anche l’Africa, vede ancora una volta gli alpini in prima fila nella lotta alla sua diffusione. E non solo con iniziative pratiche come l’ospedale da campo in fase di realizzazione a Bergamo locale Sezione dell’ANA, ma anche con impegni in altri campi come la raccolta di offerte da destinare agli ospedali che rischiano il collasso per carenza di fondi e di materiale di primaria necessità per curare i contagiati dal virus. In questo settore anche la Sezione ANA di Ivrea (che comprende alpini, amici degli alpini e aggregati) ha voluto dare il suo contributo, destinando (con l’approvazione unanime del Consiglio sezionale) 2000 euro all’Ospedale di Ivrea specificamente per la lotta al Coronavirus e nello stesso tempo invitando i 65 gruppi della Sezione a sostenere l’iniziativa di raccolta fondi per questo scopo: cosa che diversi di loro hanno già fatto con bonifici intestati all’Ospedale eporediese”
A livello nazionale il Consiglio direttivo, vista la situazione critica, ha deciso di rinviare la 93^ Adunata Nazionale di Rimini – San Marino, prevista per l’8-9-10 maggio, a data da destinarsi nella seconda metà di ottobre di quest’anno.
“L’esigenza di tutelare la salute di tutti – ha sottolineato il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero – è prioritaria. L’Adunata, che dalla fine della Seconda guerra mondiale non si è mai interrotta, è la più importante manifestazione al mondo organizzata da una Associazione d’arma, con lo spirito di amicizia e solidarietà che da sempre contraddistingue gli Alpini. Un grande messaggio di pace e fratellanza che rimane ovviamente immutato anche con uno spostamento di alcuni mesi. In autunno – continua Favero – sarà ancora più bello ritrovarsi e, auspicabilmente, festeggiare tutti insieme la fine di questo difficilissimo momento per il nostro Paese”. “Nel frattempo – conclude Favero – uomini e donne dell’Associazione Nazionale Alpini continueranno con immutato spirito di servizio a lavorare a sostegno degli interventi di emergenza in atto, non solo a Bergamo, dove diventerà operativo il nostro ospedale da campo in tempi brevissimi, ma in tutto il Paese, portando ovunque il loro contributo di solidarietà e capacità, da sempre conosciuto ed apprezzato”.

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