“L’Italia si ferma”: il lungo giorno dello sciopero dei forconi

TORINO – Ieri  è stato il giorno della manifestazione nazionale ormai conosciuta come lo sciopero dei forconi organizzata dal movimento spontaneo che riunisce diverse organizzazioni, tra le quali il Movimento Forconi, il Movimento autonomo autotrasportatori, il Co.Spa. Autotrasportatori, agricoltori, ambulanti, tassisti.
A Torino tre concentramenti di manifestanti, in piazza Derna, piazza Castello e piazza Pitagora. “Ribellarsi è un dovere”, dicono nei volantini e sul web, da dove annunciano una protesta a oltranza con lo slogan “Quando un governo non fa ciò che dice il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre”.

I primi blocchi
Un gruppo di manifestanti ha bloccato, intorno alle 4.30, l’ingresso del Centro agro-alimentare torinese, a Grugliasco. Gli attivisti hanno rovesciato masserizie sulla sede stradale e poi le hanno incendiate, impedendo ai camion di entrare e uscire. Hanno poi abbandonato pacificamente il posto.

Lezioni regolari nelle scuole superiori di Torino e provincia
“Non è stata emanata alcuna ordinanza di chiusura delle scuole superiori di Torino e provinciale e le lezioni saranno regolari  in tutti gli istituti secondari”: lo ha confermato il Presidente della  Provincia di Torino Antonio Saitta smentendo alcune voci allo sciopero dei forconi.

Volantinaggio nelle piazze Derna e Pitagora
In piazza Derna e in piazza Pitagora i manifestanti fermano il traffico ogni cinque minuti e distribuiscono volantini, creando qualche rallentamento alla circolazione. Altri presidi all’autoporto Pescarito di San Mauro Torinese e all’interporto di Orbassano.

Denunciato anche un canavesano
Due persone sono state denunciate dopo aver bucato con un cacciavite la gomma di un’auto della polizia. È accaduto all’Interporto di Orbassano. I denunciati sono un parrucchiere di 35 anni di Ivrea e un operaio di 55 anni di Pianezza.

Saracinesche abbassate: a Torino serrata totale
A Torino sono molti i commercianti che hanno deciso di non aprire la propria attività: negozi e bar con le saracinesche abbassate, mercati vuoti e fermate dei taxi deserte.

La situazione in Canavese
In Canavese attività ridotta ai mercati di Castellamonte e di Caluso. Si stima che siano presenti circa il 40% degli ambulanti abituali. Pochi banchi e con poca merce esposta. Al momento non sono stati segnalati episodi di blocchi stradali e la manifestazione continua a concentrarsi nella città di Torino e della immediata cintura. Ad Ivrea, in corso Vercelli. È in atto una manifestazione pacifica con distribuzione di volantini

Stazioni occupate: Porta Nuova e Porta Susa al centro della protesta
Due cortei di manifestanti, partiti da Piazza Castello, si sono diretti verso le stazioni ferroviarie di Porta Nuova e di Porta Susa occupando i binari e bloccando il traffico ferroviario. I binari sono stati occupati per mezz’ora a Porta Nuova e per un’ora a Porta Susa. Fortissimi anche i disagi alla viabilità.

Scontri e un carabiniere ferito
Alcuni manifestanti si sono radunati di fronte alla sede di Equitalia, tentando anche di aggredire i fotografi in via XX Settembre. Molti avevano il volto coperto. Tra via Alfieri e via Arsenale c’è stato un contatto tra  manifestanti e forze di polizia. Poi nuovi scontri in piazza Castello davanti alla sede della Regione Piemonte con una fitta sassaiola all’indirizzo delle forze dell’ordine. Nei tafferugli un carabiniere è rimasto ferito.
La postazione mobile di Sky, parcheggiata di fronte alla sede della giunta regionale, è stata distrutta a calci dai dimostranti. All’Ufficio delle Entrate, in corso Bolzano, un gruppo di cinquanta contestatori ha tentato di danneggiare le vetrate dell’ingresso con alcune pietre. Sono stati respinti dall’intervento delle forze dell’ordine.
Al termine degli scontri si contano 14 feriti in totale tra manifestanti e forze dell’ordine.

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