Mozione “Non in mio nome”: il comunicato di Cadigia Perini

Mozione Non in mio nome il comunicato di Cadigia PeriniIVREA – Esprimiamo profonda delusione e preoccupazione per la posizione dell’intera maggioranza, sindaco incluso, che nel Consiglio Comunale del 20 settembre, con il voto di astensione, ha di fatto respinto la mozione a firma dei consiglieri Perinetti, Comotto e Ricci (consigliere di maggioranza dimessosi prima del Consiglio di giovedì), che chiedeva semplicemente l’impegno dell’esecutivo a rinnovare il Protocollo di Intesa tra la Prefettura di Torino e il Consorzio InRete e la prosecuzione dell’esperienza del progetto SPRAR, riprendendo le richieste che più di 300 cittadine e cittadini avevano presentato al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale nella lettera aperta della manifestazione NON IN MIO NOME del 27 agosto scorso, seguita poi da una seconda lettera firmata da un centinaio di parrocchiani di San Lorenzo.
Il Sindaco e il Presidente del Consiglio avevano manifestato apertura e condivisione nell’incontro del 6 settembre di consegna della lettera con le firme. Avevamo quindi avuto la percezione che il buon senso – il protocollo con la Prefettura e lo SPRAR favoriscono il controllo degli Enti Locali – potesse prevalere sulle logiche di rifiuto dell’accoglienza radicate in una parte della maggioranza.
L’astensione della maggioranza ci porta anche a chiederci: quale posizione esprimerà il Comune di Ivrea all’assemblea dei Comuni del Consorzio InReTe, che la prossima settimana si riunirà, per discutere su come procedere nel rapporto con la Prefettura, per l’accoglienza dei richiedenti protezione? Si asterrà? Non era forse quella del Consiglio Comunale, “organo di indirizzo”, la sede adatta per confrontarsi sulla posizione che sarà espressa?
Giovedì abbiamo avuto la conferma che veramente la politica sociale a Ivrea è cambiata e temiamo che le mozioni sui temi sociali stimolate o presentate dalle associazioni impegnate sul territorio faranno fatica ad essere approvate da chi governa la città. E’ grande l’amarezza nel vedere come nessuna delle richieste rivolte con la lettera al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale sia stata accolta!
Le nostre associazioni continueranno comunque il loro impegno, consapevoli che potrebbero trovare nell’amministrazione comunale un ostacolo anziché un sostegno, ma sapendo che invece non mancherà il sostegno delle tante cittadine e cittadini che considerano doveroso e giusto non solo soccorrere ogni persona in difficoltà, ma anche accoglierla e aiutarla a integrarsi nella certezza di un reciproco vantaggio.
La prima risposta la daremo in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione del 3 ottobre. A Ivrea verrà anticipata al 1 ottobre, con corteo silenzioso per la città e tavola rotonda con testimonianze di viaggio di alcuni richiedenti asilo ospiti in città e di operatori di Medici Senza Frontiere che hanno partecipato ad operazioni di salvataggio.
Cadigia Perini
Per le associazioni e gruppi aderenti a “Non in mio nome”
Promotori e aderenti all’iniziativa: ANPI, Acmos, Agathon, Albero della Speranza, Associazione Mastro Pietro, Associazione Rosse Torri, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, CGIL Ivrea e Canavese, Circolo PD di Banchette Pavone, Circolo PD di Ivrea e Cascinette, Circolo Rifondazione Comunista Ivrea, Cooperativa Mary Poppins, Comunità del Castello di Albiano, Ecoredia, Equality APS, Fiom-Cgil Ivrea, Fondazione Benvenuti in Italia, Good Samaritan, Il sogno di Tsige, Libera Ivrea e Canavese, Legambiente Dora Baltea, Mdp Art. 1 Ivrea, MIR Ivrea, Osservatorio migranti, Potere al Popolo, Sinistra Italiana, ViviamoIvrea, ZAC!

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