Perquisizioni per bancarotta ed emissione di fatture false: al centro una concessionaria del Canavese

TORINO – Nella giornata di ieri, militari della Guardia di Finanza di Torino hanno eseguito, tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Puglia, 32 perquisizioni in 20 aziende e 12 abitazioni, nonché 7 ordini di esibizione presso professionisti, disposti dalla Procura della Repubblica di Ivrea, in ordine ad un’ipotesi di bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti che vede indagati 5 soggetti.
Al centro dell’inchiesta, uno dei principali concessionari di autovetture del Canavese, che, in poco tempo, ha conosciuto un repentino declino, frutto anche di opache operazioni societarie, che hanno insospettito le Fiamme Gialle.
Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Giuseppe Drammis, hanno permesso di ricostruire il modus operandi attuato da cinque soggetti e giungere, a tutela dei creditori sociali e delle vittime dell’attività illecita, al sequestro di 195 autovetture.
In sintesi, attraverso sistemi fraudolenti particolarmente ingegnosi, il prezzo delle autovetture vendute non veniva incassato dalla società, ma dagli artefici del sistema di spoliazione, tramite altre aziende compiacenti; il tutto in danno dei creditori e di ignari acquirenti, che si sono visti sottrarre anche i soldi versati a titolo di caparra. Danneggiati anche alcuni dipendenti licenziati, senza aver percepito retribuzioni e Tfr.
Oltre alle autovetture, è stata sequestrata documentazione contabile e materiale informatico, ora al vaglio degli inquirenti.
Hanno preso parte all’operazione 16 Reparti della Guardia di Finanza coordinati dal Nucleo di Polizia Tributaria di Torino, con oltre 120 militari impegnati.

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