Tra pubblico e privato nascono, a Vidracco e Scarmagno, due importanti progetti

Tra pubblico e privato nascono, a Vidracco e Scarmagno, due importanti progetti Vidracco“Oggi abbiamo potuto toccare con mano gli effetti di una proficua collaborazione tra soggetti pubblici e privati – spiega il Consigliere della Città Metropolitana di Torino Paolo Ruzzola – quando imprenditori, piccoli comuni, Città Metropolitana e Regione si impegnano assieme in un progetto il risultato non manca. A Vidracco e a Scarmagno abbiamo discusso di due importanti iniziative.” A Vidracco, si è svolto un sopralluogo per la strada provinciale 61, via di accesso fondamentale alla valle canavesana. Qui la Nuova Cives srl di Matteo Ferrero, una cava di pietra pregiata, sta completando le opere di demolizione di una considerevole porzione di roccia nella propria proprietà per far sì che la SP 61 possa essere allargata e messa in sicurezza in quel tratto. “Abbiamo incontrato l’amministratore della Nuova Cives, il Sindaco Antonio Bernini di Vidracco ed i tecnici della Città Metropolitana e il consigliere delegato alle infrastrutture – ha dichiarato Ruzzola – per verificare lo stato dei lavori e quelli da realizzare. Spetterà, infatti, all’ente metropolitano eseguire le opere di rifacimento di questo tratto di strada, compresa la realizzazione di un guardrail sul lato che sovrasta la diga del torrente Chiusella. Un’opera fondamentale non solo per la sicurezza ma anche per lo sviluppo della vallata. Qui la collaborazione tra la cava e l’amministrazione locale ha permesso in tempi rapidi e con minor disagio la rimozione di una vasta porzione di costone roccioso, propedeutico al completamento da parte della Città Metropolitana atteso per il prossimo autunno.”
Tra pubblico e privato nascono, a Vidracco e Scarmagno, due importanti progetti ScarmagnoA Scarmagno, invece, ci siamo confrontati con l’amministrazione comunale del primo cittadino Adriano Grassino in previsione della grande opportunità occupazionale rappresentata dall’apertura di una fabbrica di batterie da parte di Italvolt annunciata nei giorni scorsi. “Grassino ci ha illustrato tutti i vantaggi del progetto, ci siamo confrontati su possibili criticità e di come Regione e Città Metropolitana possano concorrere a rendere reale l’apertura della fabbrica che potrebbe creare migliaia di posti di lavoro, fondamentali per il territorio e per il Piemonte.” L’operazione industriale di Scarmagno ha un duplice valore, oltre a quello di rilanciare l’occupazione permetterebbe anche il recupero dell’area industriale ex Olivetti abbandonata da alcuni anni.

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