Salizzoni: “Tenere il virus fuori dai Dea di II livello”

Salizzoni Tenere il virus fuori dai Dea di II livello“Bisogna fare tutto il possibile per tenere il virus fuori dagli ospedali dedicati alle terapie mediche e chirurgiche di alta complessità. I Dea di II livello devono essere zone santuario, perché medicina d’urgenza e cardiovascolare, oncologie ed ematologie, cardiochirurgie e unità coronariche, neurochirurgie, trapianti, ecc. non possono sospendere né rallentare l’attività. Il Covid19 non ha eliminato ictus e tumori, e non possiamo tornare come nel lockdown quando c’erano pazienti che non si recavano a visite e controlli per paura di contagiarsi. La sospensione delle visite specialistiche e degli esami diagnostici non urgenti nonché di tutti gli interventi chirurgici differibili è un segnale molto preoccupante. Come è preoccupante vedere le sale operatorie trasformate in reparti Covid. Se andiamo avanti così, saremo a costretti a rinviare anche gli interventi chirurgici più importanti, e sarà sempre più difficile gestire le emergenze. C’è il tema della carenza di personale ma vedo anche un tema organizzativo: bisogna salvaguardare gli ospedali dove si affrontano le alte complessità, quindi individuare a Torino o nella cintura due o più ospedali, Dea di I livello o presidio di territorio, dedicati alle medie e basse gravità da Covid19. Teniamo presente che oggi fortunatamente registriamo una minore mortalità tra i pazienti Covid, quindi servono più posti letto”: lo afferma il vice Presidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni.

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