Trasporto Ferroviario Locale: interrogazioni su Brandizzo e Torino-Ceres

Trasporto Ferroviario Locale interrogazioni su Brandizzo e Torino-CeresTORINO – Nell’ambito del Consiglio Regionale, in risposta all’interpellanza del Consigliere Alberto Avetta sull’ipotesi di realizzazione di una fermata intermedia della linea ferroviaria SMF2 tra Brandizzo e Chivasso, l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi ha chiarito gli scenari e i propositi sul tema.
Allo stato attuale l’ipotesi di nuova localizzazione della stazione porta vantaggi e svantaggi. «Innanzitutto – ha chiarito l’assessore Gabusi – è da capire se si tratta di una nuova fermata che sostituisce quella attuale o di una doppia fermata. La doppia fermata implica aumentare i tempi di percorrenza, mentre una sola nuova fermata significa raccogliere un bacino di utenza più ampio, ma scomodo per gli abitanti di Brandizzo. Il costo potrebbe essere intorno agli otto/dieci milioni di euro, che non sono pochi, ma neanche impensabili nel momento ci fossero benefici importanti». Gli studi fino a qui condotti rivelano che, da un lato, per gli abitanti di Brandizzo la proposta di nuova localizzazione della stazione fuori dal centro cittadino peggiora l’accessibilita`, i tempi di viaggio e aumenta l’uso dell’auto. Dall’altro lato, per gli abitanti delle localita` vicine – come Gassino, San Raffaele Cimena, Castiglione Torinese –   aumenta la possibilita` di prendere il treno recandosi in auto a Brandizzo.
«L’analisi tecnica è però molto fredda – specifica l’assessore Gabusi – se non confrontata con un’analisi politica dei territori. Su questo tema è importante riunire i territori e i sindaci per capire in maniera molto trasparente qual è l’esigenza. Non abbiamo di fronte ostacoli normativi o economici insuperabili: si tratta perciò di decidere insieme in maniera trasparente. Trovo d’accordo il consigliere Avetta sul portare avanti un’analisi più puntuale da fare con le amministrazioni locali per trovare una soluzione comune».
Sempre in tema di trasporto ferroviario locale, l’assessore Gabusi ha risposto anche all’interrogazione, anch’essa presentata dal consigliere Avetta, sui prossimi passi sui lavori della tratta Torino-Ceres. “Premesso che – ha risposto l’assessore Gabusi – i lavori connessi con il quadruplicamento del passante ferroviario di Torino hanno richiesto la realizzazione di un collegamento interrato lungo la direttrice di Corso Grosseto tra la esistente ferrovia Torino-Ceres ed il passante ferroviario del Nodo di Torino, i cui lavori sono iniziati nel 2017, questo comporterà l’adozione di misure per la gestione del traffico viaggiatori durante l’interruzione della linea. È importante sottolineare che, rispetto alle valutazioni fatte ed allo stato attuale, si ipotizza la sospensione del servizio ferroviario nella sola tratta Venaria-Torino, per il quale è previsto il servizio sostitutivo con gli autobus. Per la tratta Venaria Ceres, invece, il servizio ferroviario rimarrà attivo. L’avvio del servizio sostitutivo dovrebbe iniziare nella primavera del 2020 quando sarà completato il Movicentro di Venaria Reale che faciliterà l’interscambio auto-treno, nell’area circostante la stazione ferroviaria». Come ha ricordato l’assessore Gabusi, in previsione dell’interruzione della linea ferroviaria è stato istituito ed è operativo un gruppo di lavoro comprendente la Gruppo Trasporti Torinese GTT, la Società di Committenza Regione Piemonte SCR, l’Agenzia della Mobilità Piemontese e lo stesso Comune di Venaria, al fine di perfezionare le modalità con cui attivare il nuovo sistema.

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