100 anni di Filarmonica: si chiudono i festeggiamenti

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SAN MARTINO –
Un fine settimana di festa con il Concerto di Santa Cecilia sabato sera, alla presenza del Vescovo di Ivrea, Monsignor Aldo Cerrato, in un salone pluriuso gremito di gente, e la sfilata per le vie del paese domenica mattina, prima della celebrazione della Santa Messa da parte di don Davide e l’inaugurazione presso il Cimitero del Monumento alla Musica. Ed è un augurio di buona festa quello che la Banda ha voluto rivolgere al paese, suonando per i suoi cittadini e facendo tappa presso il cortile di alcuni musici dove a scaldare gli animi di una fredda mattina di fine autunno sono stati cioccolata calda, thè e vin brulè, il tutto accompagnato da squisite e dolci prelibatezze.
Una domenica speciale, anche grazie al ricordo di 100 anni di vita della Filarmonica, ha sottolineato don Davide, che ha aggiunto: «Fate festa e gioite perché il Natale è vicino. Instaurate rapporti amabili, affabili, in un periodo dove sembra essersi persa la cordialità del rapporto umano. La mitezza nei confronti dei fratelli è un’altra grande testimonianza di gioia.» L’invito, dunque, ad essere attento agli altri, a ringraziare il Signore per le meraviglie che ha compiuto. «La Banda – ha continuato – scandisce momenti di festa, alcuni meno, ma rappresenta una presenza importante. Essere membro di una Banda significa dedicare impegno, spirito di sacrificio, significa oggi ripercorrere 100 anni di storia vissuta, ed è importante poter radicare nel solco del passato, il nostro guardare avanti.» Ecco che anche il progetto dell’Amministrazione Comunale di dare vita a quel passato attraverso il restauro di antichi monumenti, l’intitolazione di piazze, la pubblicazione di libri o ancora la creazione di un luogo della memoria con nuovi steli commemorativi ed un’opera d’arte associata alla musica, nel ricordo di musici e cantori, invita a non dimenticare, e a saper guardare oltre. Presenti all’inaugurazione del Monumento presso il Cimitero, accanto al Sindaco di San Martino Domenico Foghino, i primi cittadini di Strambino, Savino Beiletti, e di Romano, Oscarino Ferrero, il vice Sindaco di Torre Gian Piero Cavallo, l’Assessore provinciale Alberto Avetta ed il Consigliere regionale Roberto Tentoni.
L’opera, ideata, scolpita e donata dall’architetto Gianfranco Vinardi, significa l’unione del Coro e della Banda, perché, ha sottolineato l’artista, «è solo dall’unione che la perfezione esce fuori». Tanti volti vicini che significano l’essere un corpo unico a rappresentare la Filarmonica, mentre a raffigurare il Coro il miglioramento che avviene da chi si avvicina al canto a chi del canto ha fatto il suo insegnamento con le note dell’Ave Maria che attraversano la canna dell’organo.
La mattinata si è conclusa con il pranzo presso il Salone Pluriuso.

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