Centrali idroelettriche sulla Dora Baltea: i no della Provincia

TORINO – Nel maggio scorso il Circolo Legambiente Dora Baltea di Ivrea aveva inviato alla Provincia di Torino una osservazione allo scopo di contrastare le autorizzazioni alla installazione di tre nuove centrali idroelettriche sul fiume Dora Baltea.
Sul tratto piemontese della Dora a nord di Ivrea sono attualmente operative 7 centrali e che, oltre alle 3 contestate da Legambiente, sono in discussione altri 2 progetti, quello denominato “del Crist” e uno a Quassolo, che hanno già superato la procedura di “Via”.
I 3 progetti sottoposti alla fase di Verifica di Impatto Ambientale sono a Quassolo (due progetti) e a Borgofranco.
Nelle scorse settimane la Provincia di Torino ha sostanzialmente rigettato i nuovi impianti imponendo a tutti e 3 i progetti di espletare la fase di Valutazione di Impatto Ambientale, evidenziando criticità difficilmente superabili senza rendere il progetto economicamente impraticabile.
Di particolare significato sono le motivazioni adottate dalla Provincia nelle Determine di conclusione della Procedura di Verifica:
– il tratto interessato è considerato “zona critica a causa del mancato rilascio del DMV (Deflusso Minimo Vitale) dalle centrali idroelettriche già esistenti;
– “la qualità dello stato dell’ecosistema è basso con pressioni elevate”, cioè con alto inquinamento;
– il PTC2 (Piano Territoriale di Coordinamento della stessa Provincia) definisce il tratto come “area di repulsione” (di nuove centrali) in quanto “sotteso da impianti idroelettrici già esistenti” (la centrale di Montalto Dora e il relativo canale);
– “la riduzione delle portare in alveo, anche se in un tratto di limitata estensione, ha conseguenze negative sulle biocenosi e sul paesaggio” (anche per i necessari interventi di difesa spondale) e di conseguenza si impone ai proponenti la predisposizione “di un piano di monitoraggio ambientale”;
– infine i progetti generano problemi di stabilità rispettivamente ai ponti di Borgofranco e Quassolo.
«Crediamo di poter affermare che la Provincia – dicono al Circolo Legambiente Dora Baltea – abbia finalmente adottato un approccio che riteniamo corretto e condivisibile, e crediamo altresì che, con le motivazioni adottate per questi 3 progetti, ben difficilmente avrebbero potuto essere autorizzati i 2 progetti approvati nel recente passato, cioè quelli sopra richiamati “del Crist” e di Quassolo presentato da Prodena. Poiché per entrambi questi ultimi è ancora in corso il Procedimento Autorizzativo presso la stessa Provincia di Torino, chiediamo che la Provincia adotti per essi lo stesso approccio.»

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