La “spending review” di Tavarock

TAVAGNASCO – La crisi non ha fermato il sogno del Tavagnasco Rock. La manifestazione è giunta quest‘anno alla 24^ edizione mentre l‘associazione Spazio Futuro festeggia i 30 anni di attività.
Quest‘anno, anche per fare fronte alle difficoltà economiche, gli organizzatori hanno deciso di utilizzare per i concerti la struttura della Palestra di Tavagnacco e non il tradizionale Palatenda, che peraltro già lo scorso anno non era stato utilizzato al cento per cento.
Dunque anche i grandi nomi del Festival, a cominciare dai Modena City Ramblers, suoneranno nello spazio che fornisce una minora capienza di posti ma che indubbiamente riduce notevolmente i costi. Non delle spese di affitto ed energia elettrica, coperte già in passato dalla Comunità Montana, quanto per l‘allestimento, gli impiantii, i camerini e il bar. Camerini e bar già presenti all‘interno della Palestra. In sostanza la scelta si traduce in un risparmio secco di 10mila euro.
“Una soluzione che per noi significa mantenere in vita il festival- dice Luca Bringhen – togliendo gli orpelli e mantenendo invece l‘essenziale. Anche perché i contributi economici per la realizzazione del Tavarock sono sempre di meno, a cominciare dalla Regione Piemonte.”
Difficoltà che non vengono nascoste dal Consigliere Roberto Tentoni, che nella conferenza stampa di presentazione non ha mancato di elogiare i volontari dell’Associazione Spazio Futruro: “In questa situazione chi resiste è bravo” ha detto lo stesso Tentoni.
E proprio lo spirito dei volontari è stato rimarcato dalla Presidente della Comunità montana Marina Carlevato.

ll programma
La ventiquattresima edizione parte il 26 aprile e prosegue fino al 4 maggio: a scaldare pubblico e strumenti ci pensano, per l’apertura di venerdì 26 aprile, i Modena City Ramblers, una delle formazioni italiane più conosciute. Prima dei Modena City Ramblers si esibiscono i Deza, con il loro latino-rock alternative.  L’After-Show vede protagonista Alex Mensa Dj.
Sabato 27 aprile tocca ai Nobraino, band folk italiana che nasce nel 2001 a Riccione. A seguire si esibiranno i salentini Papa Chango. Lo show è aperto dai torinesi Mirsada, gruppo rock che ha visto la luce nel 1990. After-Show di Miche & Hugo Dj.
La giornata di mercoledì 1 maggio è dedicata interamente alle giovani promesse del panorama musicale italiano tra cui i Green Gabbages, i Closure e The Last Class.
Venerdì 3 maggio la Soulful Orchestra porta a Tavagnasco una “allstar combo di musicisti provenienti dalle miglior band italiane come The Bluebeaters, Africa Unite e Statuto”. Ad aprire la serata ci saranno le esibizioni giovani, costituite dai Frida Funk di Ivrea e dai Drem’s Project (vicitori del Festival Senza Etichetta di Cirié). L’After-Show è nelle mani di Arma Dj, un altro ospite storico del Tavagnasco Rock.
Sabato 4 maggio, a chiudere questa edizione del Tavagnasco Rock, ci pensano i Punkreas,  considerata la più famosa punk band italiana. Ad aprire l’esibizione ci pensano gli Ordem e Il Fieno.
L’Ultimo After Show di questo Tavagnasco Rock è a cura di Mo’Bros DJ.
E’ possibile acquistare l’abbonamento unico completo a 35 euro (ridotto 32) oppure i biglietti dei singoli concerti. L’orario di inizio dei concerti è previsto per le 21;30, tranne per la giornata del 1 maggio dedicata ai gruppi emergenti, le cui esibizioni inizieranno alle ore 14.

La serata di venerdì 26 aprile
Gli ospiti della prima serata del festival sono i Modena City Ramblers, una delle formazioni italiane più conosciute, per la quale non c’è alcun bisogno di  presentazioni. Il loro progetto nasce nel 1991: le idee son ben chiare, si tratta di un gruppo folk irlandese, un tributo d’amore alle tradizioni dell’isola di Smeraldo; già nei primi album, tuttavia, emerge l’identità meticcia del gruppo, che ad oggi lo rende unico e riconoscibile nel suo genere, un racconto a cavallo tra l’Irlanda e l’Emilia, dalle narrazioni dei sogni isolani fino alla Resistenza degli anni settanta, con i suoi viaggi, il suo idealismo e le lotte. Fresco di pubblicazione, il loro ultimo album si chiama “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, con chiaro riferimento al romanzo scritto nel 1929 da Erich Maria Remarque, in una tragica narrazione delle avventure di un soldato tedesco durante la Prima Guerra Mondiale, tra gli ideali della patria che, dopo un percorso tortuoso di auto-consapevolezza, si trasformano negli ideali più autentici dell’umanità e dell’universalità della specie, nella quale ogni distinzione antropologica è frutto di un’idea distorta che porta alla totale distruzione.
Prima dei Modena City Ramblers si esibiscono i Deza, con il loro latino-rock alternative.  La mescolanza  di sonorità metriche e vocaliche in un originale connubio tra la cultura spagnola e quella italiana fluiscono in una soluzione dal sapore nuovo e inascoltato fino ad oggi. La band è stata fondata nel 2001 dal cantante e muscista Diego Deza, madrileno ma residente a Torino da molti anni, e ha visto negli anni svariate collaborazioni con molti musicisti dalle provenienze più disparate. Il compositore scrive i testi originali sia in lingua spagnola che italiana, ha arrangiato alcuni brani del disco “Eurosis” del gruppo spagnolo SKA-P (BMG rca, 98) e ha vinto svariati concorsi musicali fra cui il “Muoviti Positivo” ‘99 di Torino. Nel 2001 il gruppo partecipa come gruppo supporter all’intera prima tournèe degli Ska-P. L’After-Show vede protagonista Alex Mensa Dj.
Ingresso 12 euro, ridotto 10 euro.

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