Per Mediapolis si ritorna a parlare di Scarmagno

A proporre questa soluzione è Luigi Ricca, sindaco di Bollengo, che ha scritto una lettera aperta alla proprietà del Parco e alla Regione Piemonte.
«È scandaloso il fatto che a quattro anni dalla sottoscrizione dell’accordo di programma su Mediapolis non si siano fatti passi avanti nell’iter autorizzativo. L’assenza di ogni assunzione di responsabilità sul piano politico a livello regionale fa sì che gli uffici preposti si esercitino in percorsi burocratici per lo meno criticabili».
«Io sono convinto – continua Ricca – che quella di Mediapolis sia ancora e sarà per molto tempo una opportunità. Possono cambiare i contesti ma una cosa resta identica: la collocazione al centro di una delle aree più interessanti d’Europa e con il “saper fare” accumulato in anni di tradizione industriale.»
«La mia proposta è semplice – dice Ricca – Mediapolis si sposta, ovvero le destinazioni d’uso e le possibilità edificatorie di Mediapolis vengono trasferite a Scamagno, bene inteso recuperando e integrandosi con i fabbricati esistenti e tutte le infrastrutture che ci sono, risparmiando quindi suolo e tempo».
«Ad Albiano – sostiene Ricca – anche per non abbandonare il Comune dopo anni di lavoro intenso, si trovi una soluzione per attivare colture pregiate e legate al territorio, eventualmente in serra con integrazione del fotovoltaico sui tetti delle serre».
Ora l’invito a Mediapolis è di verificare la praticabilità di questa strada e trovare un accordo con la proprietà di Scarmagno.

Provincia: Saitta e Avetta
“La Provincia di Torino condivide ogni soluzione che per la realizzazione del progetto Mediapolis nel Canavese privilegi il recupero di zone industriali nuove o dismesse, senza quindi l’utilizzo di suolo libero. E’ la linea che ha ispirato il nostro piano territoriale di coordinamento, in vigore ormai da due anni, che ha consentito di salvaguardare ettari ed ettari di terreno agricolo in molti Comuni del territorio”.
Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e l’assessore alla pianificazione e viabilità Alberto Avetta intervengono sul dibattito riaperto in queste ultime ore a proposito di Mediapolis.
“Se il progetto del parco a tema fosse stato presentato di recente, la Provincia di Torino avrebbe respinto la proposta sul terreno di Albiano; oggi che Mediapolis è in fortissimo affanno, non possiamo che auspicare un ripensamento della zona a favore di una delle aree industriali nuove o dismesse del Canavese, ma soprattutto l’arrivo di investitori credibili per dare gambe, se ancora possibile, all’operazione”.

5 Stelle
Si riaccende l’interesse intorno al progetto Mediapolis, con un’ipotesi di collocazione nell’area industriale ex-Olivetti di Scarmagno o in quella dell’Ex Alcan di Borgofranco d’Ivrea, al posto della sua ubicazione iniziale in una zona agricola nel Comune di Albiano d’Ivrea.
Anche la Provincia di Torino, tramite le dichiarazioni del suo Presidente Saitta e dell’Assessore alla Pianificazione Avetta, accoglie favorevolmente una soluzione che privilegi il recupero di aree industriali ergendosi a paladina della salvaguardia del consumo del territorio. E’ bene ricordare che per anni la Provincia è stata indifferente all’edificazione più sfrenata che ha compromesso gran parte del territorio, quindi queste nuove posizioni sono sospette e poco attendibili.
E’ assolutamente condivisibile che, se ancora si deve costruire qualche cosa, DEVONO essere utilizzate SOLO le aree industriali dismesse, tuttavia, nello specifico, al progetto Mediapolis il M5S non ha mai creduto.
Il progetto del “parco a tema” nel Canavese ha più volte cambiato faccia con numeri contraddittori rispetto ai possibili lavoratori occupati. L’opera, il cui costo di realizzazione è di oltre 396 milioni di euro a carico del proponente, non ha mai attratto investitori seri né banche disposte a prestare i capitali necessari ed appare come un tentativo di grande speculazione che non porterà lavoro. E’ quanto meno discutibile pensare di riportare nell’eporediese l’occupazione che il fallimento pilotato della Olivetti a favore dell’IBM ha cancellato, con un parco tematico. Bisognerebbe provare ad insediare nei vecchi capannoni aziende capaci di reale innovazione di processo e di prodotto, sfruttando l’innata capacità, creatività e competenza dei piemontesi.
E’ quindi giunto il momento di abbandonare il progetto e di pretendere la restituzione dei fondi pubblici concessi fino adesso. Si auspica che le istituzioni di qualsiasi livello, preposte alla valutazione e autorizzazione di progetti simili, abbiano imparato a non farsi abbagliare da chimere come “Mediapolis”.
Davide Bono – Consigliere Regionale MoVimento 5 Stelle Piemonte
Pierre Blasotta – Consigliere Comunale MoVimento 5 Stelle Ivrea

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