Si fa festa con la Patronale di Strambino

Si fa festa con la Patronale di StrambinoSTRAMBINO – C’è la volontà a Strambino di riunire le forze per far vivere la propria città. Archiviata l’estate, la voglia è quella di riappropriarsi di un territorio ricco di storia e di farlo non solo sfruttando la scia di feste ormai tradizionalmente consolidate come la Mostra dell’Artigianato, ma cercando di creare appuntamenti di festa dove uscire di casa sia sinonimo di svago, voglia di stare e divertirsi insieme. Per questo la Festa Patronale, dedicata a Strambino alla Madonna Incoronata, in programma dal 20 al 23 ottobre, rappresenta il primo appuntamento a cui guardare quale punto di partenza tutto autunnale.
Per tradizione le feste patronali sono festività locali sentite in tutta Italia, dal grande valore spirituale, con al centro la Santa Messa e la processione in onore del Santo protettore a cui la Chiesa affida la protezione dei fedeli, ma anche dal grande valore familiare e sociale caratterizzato da attimi di convivialità e di aggregazione, occasione di incontro per l’intera comunità. Sembra di vivere in prima persona i festeggiamenti riportati dal bollettino mensile della Parrocchia di Strambino in occasione della Quarta Incoronazione Centenaria della Madonna del Rosario (ottobre 1921) in cui si legge: “…Sono le 12 precise quando incomincia la cerimonia. L’ampia piazza è gremita, gremite le vie laterali, le finestre e le terrazze sono grappoli umani, la gente sta aggrappata ai pali della luce elettrica, si è arrampicata sui tetti. Quando incomincia il rito tra l’immensa folla si fa un profondo silenzio…” In quel silenzio è viva la solennità della cerimonia e le campane annunciano “che per la quarta volta nei secoli gli Strambinesi hanno solennemente proclamata loro Regina la Vergine Benedetta”.
Si trattava di feste esclusivamente religiose.
Da allora di tempo ne è passato. Molte realtà territoriali, soprattutto quelle di paese sentono ancora la festa come un appuntamento a cui guardare con silenzioso rispetto, al quale affiancare però momenti di intrattenimento come occasione per stare insieme; ed ogni centro vanta di fatto una sua tradizione.
Con il trascorrere degli anni, infatti, ad affiancare le celebrazioni in onore della Madonna Incoronata furono la fiera, i fuochi d’artificio, le giostre, il padiglione gastronomico, e il banco di beneficenza: alla dimensione religiosa si affiancò, via via, un approccio di maggiore convivialità. Le Feste Patronali che riunivano parenti e amici, provenienti anche da luoghi lontani, divennero momenti di incontro dove potersi ritrovare a vivere le vie e le piazze dei nostri centri, spazi delineati dove far giocare i più piccoli e rilassare i più grandi, e i paesi echeggiavano del vocio della gente. Il tentativo oggi è proprio quello di invitare i cittadini a vivere la festa insieme al resto della comunità, aprendo le porte a frazioni e paesi vicini per dare spazio sì alla spiritualità, ma anche alla voglia di divertirsi e stare insieme. Ecco che accanto al Luna Park ed al tradizionale mercato del lunedì, si è cercato di offrire qualcosa di più: spettacoli musicali con il concerto della Banda di San Giorgio il venerdi sera; i balli di gruppo con musica anni ’70-’80 il sabato sera; e lo spettacolo di fisarmoniche Accordeon Classique la domenica sera, accanto a momenti conviviali con apericena il sabato sera, e il pranzo dell’Incoronazione, il Disné dla Incurnasiun, la domenica mattina. Per gli amanti del buon mangiare e del buon bere piatti della tradizione tipica piemontese allieteranno i palati in un susseguirsi di portate tutte da gustare. Nella serata di sabato e per l’intera domenica durante tutto il giorno si terrà “Strambinaria”, incontri, laboratori, spettacoli, animazioni ed installazioni scientifiche diffuse per il paese organizzati dal gruppo “Frame” ai quali grandi e piccini potranno avvicinarsi tra curiosità e stupore.
Un occasione per il visitatore di immergersi nella bellezza di un territorio ricco di storia, arte e cultura, con le sue Chiese, i suoi palazzi, le sue dimore antiche, e la sua quotidianità oggi più che mai ricondotta ad attimi di frenetica esistenza, dove anche una semplice passeggiata tra le vetrine illuminate dei negozi può trasformarsi in un attimo di pausa da godersi da soli o in compagnia. Ecco perché far vivere una città in tutti i suoi aspetti di gioia e spirituali, diventa un regalo importante a cui guardare.
Karen Orfanelli

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