Coldiretti: “Serve un piano straordinario sulla cimice asiatica”

Coldiretti Serve un piano straordinario sulla cimice asiaticaMigliaia di agricoltori Coldiretti sono scesi in piazza ieri alla Fieragricola di Verona contro la strage senza precedenti provocata nelle nostre campagne dalla cimice asiatica. Centinaia gli agricoltori cuneesi presenti, affiancati e sostenuti dagli Amministratori dei Comuni più colpiti dalla piaga.
Sotto accusa il sistema di controllo dell’Unione europea, con frontiere colabrodo che lasciano passare materiale vegetale infetto e parassiti vari, la cui diffusione è favorita dal cambiamento climatico in atto.
Il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo punta il dito contro “una politica UE troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici in Europa senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono, invece, superare i nostri prodotti quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni”.
Nella nostra Provincia Coldiretti segue la problematica della cimice asiatica con attenti monitoraggi sin da quando, nel 2013, ha fatto la sua comparsa. Dal 2017 con la Fondazione CRC è stato possibile incrementare l’attività di ricerca e lo scorso anno, insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, a Fondazione Agrion e a Ferrero HCo, è stato istituito un Osservatorio per allargare e approfondire le metodologie di lotta.
“Per contrastare la cimice asiatica, in un anno segnato da un inverno particolarmente caldo che ne favorisce la sopravvivenza – dichiara Moncalvo –, serve un Piano di intervento nazionale che preveda aiuti straordinari alle imprese, azioni di contenimento dell’insetto anche con un programma coordinato di trattamenti fitosanitari e sperimentazioni su insetti antagonisti, oltre a misure per la difesa del settore ortofrutticolo con un sistema straordinario di verifica sulle importazioni. Ci vuole, dunque, un rapido cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento, sia a livello comunitario sia nazionale, con l’avvio di un’apposita task force”.

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