Il Laboratorio Nuovo Canavese lancia il “Carnevale per l’Expo”

IVREA – Con la presente scriviamo facendo seguito alla proposta dell’assessore regionale Cirio, che ha assicurato che la Regione Piemonte sarebbe disponibile a mettere a disposizione soldi e a fornire aiuti per la logistica per l’organizzazione del Carnevale di Ivrea, in occasione dell’Expo 2015. Tale proposta ha aperto il dibattito a Ivrea e le reazioni sono state, nel complesso, piuttosto tiepide. Noi del Laboratorio Nuovo Canavese la pensiamo molto diversamente.
L’Expo, che inizierà il 1° maggio 2015, si svolgerà nell’area di Rho / Milano e avrà come tema proposto “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Pertanto l’alimentazione, i prodotti agricoli e la loro trasformazione, l’educazione alimentare e la qualità del cibo e della somministrazione saranno il filo conduttore della manifestazione. Già una semplice lettura del titolo dell’Expo porta a pensare che il Canavese potrebbe dire la sua, forte della propria tradizione enogastronomica e della ricchezza di risorse e bellezze naturali nelle quali è incastonato. Il punto, però, ė come portare parte di quei 21 milioni di visitatori attesi (si 21 milioni!), di cui il 30% stranieri, nel nostro territorio, per favorire la crescita di una zona ora gravemente depressa. E non stiamo parlando di quella minoranza cultrice della scienza naturalistica che sarà presente all’Expo, che si sposterebbe anche senza sollecitazioni a Ivrea e in Canavese per scoprire la bellezza della Serra, ma del pubblico di massa. Quale migliore occasione per attirare il grande pubblico di una manifestazione che ė riuscita quest’anno ad attrarre piú di 100.000 visitatori? Spinto in Canavese, con il Carnevale di Ivrea, il visitatore Expo potrebbe poi scoprire la ricchezza di tutto il territorio facendo crescere quella parte di economia che punta su percorsi enogastronomici di qualità e su ambienti naturali unici per offrire emozioni indimenticabili ai turisti. Si tratta, a nostro sommesso avviso, di un’ opportunità unica per far ripartire il nostro territorio che non può essere sprecata, anche per rispetto di coloro che in questo momento stanno pagando le conseguenze piú dure della crisi.
Naturalmente le cose belle sono difficili. Noi crediamo che, a patto che venga confermato il supporto economico e logistico della Regione, e ricercando con piú attenzione partners privati disposti a sponsorizzare l’evento (rispetto al 2012 nel 2013 è diminuita la quota di contributi raccolti da privati per il carnevale – fonte bilancio della fondazione) si possano raccogliere le risorse per organizzare un carnevale al tempo dell’Expo. Possono essere due le manifestazioni, per venire incontro ai “puristi” del carnevale, oppure una sola ma non si può perdere la finestra dell’Expo. Il solo fatto che si parli, quasi come se fossa una seccatura, di quella che ė, invece, una grande occasione ė per noi davvero sconcertante. Ivrea ha un “prodotto” che “vende” bene e non può tenerlo nascosto con 21 milioni di potenziali turisti famelici di novità. Ė un ragionamento troppo economicistico che non considera i sentimenti e il mistero che nascono con il carnevale? Se ė così c’è ne dispiace ma, purtroppo, non si vive di solo sentimento e il Canavese, dal punto di vista occupazionale non se la passa troppo bene. E ci spingiamo anche oltre; secondo noi il fatto di aver contribuito ad organizzare il carnevale per anni e anni non garantisce nessuna posizione di supremazia per scelte che, per la loro ampia portata, devono essere fatte almeno a livello comunale e, in prospettiva, vista la rilevanza dell’evento dell’Expo, a livello di Città metropolitana. Crediamo che nessuno sia insostituibile e che, specialmente in un momento storico come quello che viviamo, vi sia certamente qualcuno disposto a lavorare all’interno di una manifestazione di portata internazionale come può diventare il carnevale di Ivrea per l’expo. Naturalmente, perché tutto funzioni per il meglio, occorre fare rete e cominciare già da adesso ad organizzare il “Carnevale per l’Expo” che dovrà essere il più grande carnevale mai organizzato e non una versione minore di quello a cui siamo abituati. Tutte le forze della città dovranno impegnarsi per assicurare la riuscita di un evento che potrebbe aiutare a convertire un territorio post industriale, che si è candidato a diventare sito Unesco, in luogo attrattivo dal punto di vista turistico. Noi del Laboratorio nuovo Canavese ci mettiamo a disposizione, fin da subito, nel nostro piccolo, per fare rete e contribuire a creare le condizioni per la realizzazione del “Carnevale per l’Expo”.
Spiace constatare che, purtroppo, il comune di Ivrea, fino ad ora, a differenza dei comuni del territorio limitrofo abbia dimostrato poco interesse per collegare il Canavese al Nord Italia, non approvando la mozione sulla porta del Canavese-Monferrato, volta a consentire una comunicazione tra l’alta velocità Torino-Milano e la linea ferroviaria Torino-Aosta, creando una stazione di interscambio tra le due linee nei pressi di Chivasso, in grado di facilitare la vita ai turisti diretti nel Canavese. Noi crediamo, invece, che tutto il Canavese, per non scomparire, debba essere sempre più integrato con il Nord d’Italia e parlare ad una sola voce. Perché l’operazione Expo porti i suoi frutti nel nostro territorio occorrerà coordinarsi per non sprecare le energie, creando una cabina di regia unica così da evitare sovrapposizioni temporali con manifestazioni culturali di valore organizzate dai comuni limitrofi (pensiamo ad esempio, per parlare solo delle più famose alle Ferie Medievali di Pavone Canavese, alla festa del cavolo di Montalto Dora, alla festa dell’Uva di Caluso, per non citare tutte le realtà più o meno piccole che hanno creato manifestazioni in grado di promuovere i prodotti tipici locali) così da garantire un flusso costante di turisti dall’Expo verso il Canavese.
I coordinatori del “Laboratorio Nuovo Canavese – Rete di comunità locali”
Giovanni Andrina
Bruno Tegano
Massimo Iaretti

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