Millegradidopocristo: la nuova collezione di bottiglie della ceramista Maria Teresa Rosa

PAVONE – Sedici bottiglie, undici da parete, cinque da tavolo, ad arricchire la collezione di Maria Teresa Rosa, ceramista castellamontese approdata a Pavone, al Museo D’Andrade, con una collezione tutta nuova, in occasione della 19^ edizione delle Ferie Medievali. Una collaborazione quella con Daniele Lucca e Noemi Anselmo che viaggia su binari paralleli: tessere rapporti umani, trasmettere passioni ed entusiasmi, credere ad investire sui giovani. Fatti e non parole che se per Noemi si traducono nel Gruppo “Ij Ruset”, per Maria Teresa Rosa, significano comunicare le proprie conoscenze quotidianamente all’interno dei suoi laboratori artistici. Ed è bello osservare lo sguardo ricco di gratitudine della giovanissima allieva, Gloria, seduta al suo fianco durante il Convivio. Il suo grazie verso una Maestra che la sprona ad andare avanti, a credere nel suo talento, perchè in lei vede grandi potenzialità artistiche, arriva direttamente guardandola negli occhi: non c’è bisogno di dirlo a parole. «Come Gloria sono tanti i ragazzi a cui bisogna dare fiducia, insegnando le tecniche del mestiere, i trucchi, insomma tutto quanto una carriera artistica ha costruito negli anni. Non c’è competizione – ha sottolineato l’artista – non bisogna avere paura di trasmettere le proprie conoscenze. Nell’arte ciascuno di noi esprime emozioni e sentimenti in maniera diversa e le nostre opere non potranno mai essere uguali e comunicare le stesse sensazioni.» A Pavone Maria Teresa Rosa espone, come detto, la sua ultima collezione intitolata “1000° d.c. – Millegradidopocristo”, realizzata appositamente in occasione dell’evento ed ispirata ai personaggi della storica manifestazione: dalle streghe ai giullari, ai giocolieri in un susseguirsi di sfumature e colori e l’idea, perché no, è quella di ampliarla il prossimo anno, a nuove figure.
Dietro ogni collezione dell’artista, c’è un profondo studio. La terra rossa viene plasmata, lavorata, dando vita a creature che in sè racchiudono il pensiero di chi le ha create: «La strega – ha sottolineato la ceramista – è un personaggio ambiguo. Per questo non le ho immaginate caricaturali, ma misteriose e belle, rifacendomi ai personaggi femminili di Walt Disney dove la malvagità si para sotto la bella apparenza.»
«Le bottiglie sono diventate per me una fonte di ispirazione creativa continua ed appagante – dice l’artista – Ho l’impressione che possano indossare e contenere qualunque cosa: un argomento, un sentimento, un significato, un dubbio. La terra di cui sono fatte le bottiglie è ostentata alla vista come un elemento decorativo ed espressivo. È la materia prima e primigenia che fornisce, insieme a se stessa, l’energia dell’impulso creativo. Amo e al tempo stesso non voglio fare a meno di credere che la stessa terra, che io ascolto ogni giorno, ascolti a sua volta me e che tutto ciò che realizzo sia partecipato anche da lei che, conoscendomi, sa in quale modo assecondarmi.»
Assoluta novità della nuova collezione è costituita dalle bottiglie da parete; e ad essa si affianca l’invito rivolto da Noemi all’artista di entrare a far parte del progetto “Accademia della Storia”,  proponendo corsi di ceramica che andranno ad affiancare quelli già messi a punto con l’obiettivo di trasmettere saperi. Una nuova collaborazione che andrà ad arricchire quello spirito di collaborazione che già al “Pavone d’Oro” aveva visto l’artista castellamontese realizzare in ceramica i premi assegnati.
Al Museo d’Andrade, espongono, oltre a Maria Teresa Rosa, Carola Sacchetti (Alelier di Battista –Urbino) con la mostra “L’abbigliamento e la moda nei secoli scorsi” e Valter Pellegatti (Accademia i Duellanti) con la mostra di pittura “Volti, personaggi, ritratti – L’arte del portar ferro”.
Karen Orfanelli

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