Moirano lascia la sanità piemontese e va a lavorare in Sardegna

Moirano lascia la sanità piemontese e va a lavorare in SardegnaTORINO – Il Direttore Generale della Sanità piemontese Fulvio Moirano ha deciso di accettare la proposta della Regione Sardegna, dove prenderà servizio a partire dal 17 ottobre alla guida dell’Azienda sanitaria unica.
La decisione del dottor Moirano, informa la Regione, è dettata esclusivamente dal fatto che nel prossimo anno, in base alle normative nazionali, sarebbe dovuto andare in pensione: dal momento che tali norme non valgono per i Direttori Generali delle aziende sanitarie, e desiderando proseguire la propria esperienza in ambito sanitario, il dottor Moirano ha optato per la proposta giunta dalla Regione Sardegna.
“Desidero esprimere il mio ringraziamento ed apprezzamento per il grande lavoro fatto dal Direttore Moirano – ha detto l’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta – In tempi straordinariamente brevi sono state assunte scelte che si attendevano da anni, ponendo le basi per l’uscita dal piano di rientro. Scelte complesse e difficili, perché il Piemonte veniva da anni di non governo e di mancanza di programmazione e di controllo. In pochi mesi abbiamo ridisegnato la rete ospedaliera applicando il Patto per la Salute, sono stati realizzati i programmi operativi concordati con il tavolo di monitoraggio di Roma, sono stati riportati sotto controllo i conti delle nostre aziende. Tutto questo è avvenuto grazie alle competenze tecniche di Moirano e alla determinazione con cui si è voluto rompere abitudini consolidate da troppo tempo nella sanità piemontese”.
Fino alla fine dell’anno il dottor Moirano continuerà a collaborare con l’assessorato fino all’insediamento del nuovo Direttore. Già lunedì in Giunta verrà deciso il bando nazionale per il nuovo Direttore Generale della Sanità piemontese.
La comnunicazione dell’Assessore Saitta è stata fatta in Consiglio Regionale. Ne è seguito il dibattito tra i consiglieri.
Davide Bono (M5S) ha definito la comunicazione di Saitta “surreale, visti anche i tanti mal di pancia della maggioranza su molte riforme. Tra l’altro non abbiamo nemmeno potuto discutere la riforma sanitaria e ospedaliera. Sarà interessante conoscere il corrispettivo della liquidazione di Moirano.”
“Si tratta di una libera scelta del manager – ha detto Gilberto Pichetto (FI) – ma l’interesse del Consiglio è la rapida sostituzione del ruolo di direttore.”
Stefania Batzella (M5S): “Non mi pare che meriti grossi complimenti per la sua attività: dal piano di rientro non siamo ancora usciti, avete effettuato tagli a servizi sanitari e declassato strutture complesse”.
Paolo Allemano (Pd) ha ribattuto che “se dalla Sardegna hanno messo gli occhi su Moirano, è perché ne hanno apprezzato il lavoro svolto. Non si può non riconoscere che laddove ha operato, il direttore ha lasciato tessuti sani, non certo macerie. Credo non dobbiamo preoccuparci che ci sia un vuoto: la filiera è robusta e la maggioranza ha sempre condiviso le scelte di fondo dell’esecutivo.”
Per Gianluca Vignale, è “grave che continuino gli abbandoni eccellenti nella nostra Sanità: già abbiamo perso i direttori di Asl1 e del San Luigi, ora pure il direttore generale. Inoltre, non è vero che siamo usciti dal piano di rientro”.
Il capogruppo del Pd Davide Gariglio: “Chiediamo ora che venga fatta una scelta di alto profilo per rimpiazzare Moirano: molto lavoro è stato fatto, ma molto è ancora da fare.”
Ha concluso la discussione il presidente Chiamparino, che ha espresso “massimo rispetto per le scelte personali di Moirano. Non sono scelte né politiche, né dettate da altro, se non da una legge che ritengo sbagliata e che non ci permette flessibilità sul pensionamento di figure di così alto livello.”

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