I “Lupi radioattivi” di Klaus Feichtenberger vincono il Gran Paradiso International Nature Film Festival

COGNE – «Il 26 aprile del 1986 ha lasciato un segno indelebile. Quel giorno la città ucraina di Chernobyl è stata teatro del peggior incidente nucleare della storia. Un quarto di secolo dopo una troupe cinematografica si avventura nella terra di nessuno, l’area contaminata, vicino al triangolo di confine tra Bielorussia, Russia e Ucraina. Più di 150.000 persone sono state evacuate nel 1986 e negli anni successivi numerose specie di animali hanno riconquistato il territorio. Prima del disastro, nell’area di Chernobyl generalmente non vivevano lupi. Adesso questo territorio indisturbato dagli uomini ne ospita la più grande e densa popolazione europea. Il celebre esperto di lupi tedesco Christoph Promberger ha studiato gli animali della zona proibita durante la sua prima visita a Chernobyl. Lui e il suo team di ricercatori hanno esaminato il comportamento territoriale e migratorio di questi “lupi radioattivi” e hanno osservato da vicino il loro livello di contaminazione.»
Il documentario ‘Radioaktive Wolfe’ (Lupi radioattivi) di Klaus Feichtenberger (Austria 2011), dedicato ai lupi che vivono nell’area di Chernobyl, ha vinto il Trofeo Stambecco d’Oro-Regione Autonoma Valle d’Aosta al Gran Paradiso International Nature Film Festival. Al film è andato anche il Trofeo Stambecco d’Oro Junior.
Altri riconoscimenti:
– il premio CortoNatura è stato assegnato a “Berrigo igo nazu” di Carlos Rodriguez;
– il premio Parco Nazionale Gran Paradiso a “Le Temple des phenix” di Franois de Riberolles;
– il premio Marisa Caccialanza a “Radioaktive Wolfe”;
– il premio Wwf Italia a “Il migliore dei mondi possibili” di Marco Andreini e Paolo Fioratti;
– il premio Lipu-Mario Pastore a “Finnland” di Oliver Goetzl.

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