La scuola di Rivara

TORINO – “Iniziative culturali minori, ma non per questo meno rilevanti, perché parte importante delle nostre radici, quella più genuina, vicina alla gente, e che, per questo, meritano di essere supportate.” Con queste parole il Presidente del Consiglio Regionale Valerio Cattaneo ha aperto la conferenza stampa di presentazione del progetto “La scuola di Rivara”, che si è svolta mercoledì pomeriggio a Torino, alla presenza del Consigliere regionale Fabrizio Comba, del Consigliere regionale Roberto Tentoni, dell’ex Assessore alla Cultura Giampiero Leo, del Sindaco di Rivara Gianluca Quarelli, accanto allo storico Giacomo Vieta ed ai critici d’arte Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo. Si tratta di d’après fotografici di sei artisti del XIX secolo appartenenti al cenacolo di Rivara realizzati dal fotografo Piero Nizzia, che troveranno la loro collocazione in modo permanente in corrispondenza degli scorci ritratti dagli autori: Federico Pastoris di Casalrosso, Carlo Pittara, Ernesto Rayper, Giovanni Battista Carpanetto, Alfredo D’Andrade, Eugenio Gays. Sono dodici le riproduzioni tutte accomunate dal medesimo soggetto: Rivara, paese verdeggiante e ricco di storia. Un salto indietro nel tempo. Siamo a metà dell’800, quando il Pittara, e gli artisti della scuola, appartenenti alla borghesia erano spettatori di quell’ambiente rurale che ogni estate li vedeva protagonisti, e protagonista delle loro opere quella natura ricca di paesaggi agresti, colline, torrenti. E la necessità di non arrendersi in un periodo buio per la cultura, è giunta da Giampiero Leo, che nell’applaudire l’iniziativa, ha invitato al convegno in programma il 19 ottobre, realizzato per dire “no” all’ulteriore riduzione di fondi al settore, perché ha aggiunto “La cultura è sanità mentale di un paese, di un popolo.” Cultura come etica, estetica, bellezza, come racconto della storia che ci accompagna con il suo senso di quotidianità, di poesia dell’ambiente, espressione di un modo di vivere fatto di mestieri ormai scomparsi, scandito dal ritmo delle stagioni. Un viaggio immaginario a ritroso nel tempo, capace di offrire al visitatore l’occasione di escursione nell’arte e nella storia, che vuole essere il primo tassello di un progetto che il Sindaco di Rivara è intenzionato a proseguire nel tempo, ampliandolo con nuove riproduzioni.  “Qui si incontrano due grandi patrimoni di quel Canavese Occidentale di cui Rivara ne è una perla – ha commentato Roberto Tentoni. Il primo è Piero Nizzia, che rappresenta la ricchezza attuale, autore delle riproduzioni e fotografo dal grande animo; la seconda è una ricchezza del passato con “la scuola di Rivara” ed il Castello dove nacque questo straordinario cenacolo.” L’invito, dunque, del consigliere regionale Fabrizio Comba, che ha fortemente supportato l’iniziativa, a lasciarsi andare a questo viaggio immaginario capace di proiettare il visitatore in quell’ambiente che racconta un pezzo di storia, e di creare forti emozioni.

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