A Valperga 27 interpellanze: Minoranza Vs Sindaco

VALPERGA GUARDA IL VIDEO – Ventisette interpellanze presentate dalla minoranza. In termini di argomentazioni lo spettro è ampio (dalla frana di Riborgo e Piantane, al Canale scolmatore, dai parcheggi ai campi sportivi, dall’Asa all’Imu, e così via), ma quel che proprio non piace al consigliere Corrado Marocco sono quelle risposte, ritenute insufficienti, incomplete, troppo stringate. E da parte sua anche abbandonare l’aula sembra essere diventato uno sport di moda: è capitato un’altra volta, nel Consiglio Comunale di giovedì 11 luglio a pochi giorni di distanza da quello che lo aveva preceduto. Le espressioni dei volti parlano chiaro; non si riesce a raggiungere un punto d’accordo: c’è chi attacca e agita le mani e chi al contrario le mani le pone sul viso, a voler dire che quel che sente “è troppo”. Due volti di una seduta consiliare movimentata, per due Consiglieri, Marocco e Giubellini, che non danno tregua. Due le annotazioni da parte di quest’ultimo: l’affissione dell’annuncio del Consiglio e l’orario di convocazione dello stesso, alle 18, troppo presto per permettere ai cittadini di poter partecipare. “Ma se c’è più gente di quando lo facciamo alle 21”, ha commentato il primo cittadino” e la risposta non si è fatta attendere: “Li ho fatti venire io – ha ribattuto Marocco – perché i problemi in questo paese sono tanti.” Il Consigliere Marocco ha più volte invitato la maggioranza a spendere soldi pubblici con maggiore moderazione; è il caso ad esempio del canale scolmatore su cui, a detta sua, è stato fatto un investimento sbagliato che andrà ad incidere sulle tasche dei cittadini, ma non solo. Fondamentale per l’esponente di minoranza è la tempistica, troppo lunga per un’opera a cui (finanziata nel 2004), è stata data esecuzione nel 2011. “Sette anni per avere una progettazione ufficiale e per riuscire procedere: un’eternità – ha commentato. Dobbiamo 105mila euro alla ditta costruttrice, e chi li mette? Li mettiamo noi.” “La situazione economica è costantemente monitorata dall’Amministrazione e dagli uffici – ha risposto il Sindaco – Ad oggi è stato contabilizzato il 93% dei lavori ed entro il 31 luglio si pagherà il quarto SAL dello scolmatore per 105.908,69 euro.” Più moderato il consigliere Giubellini che, pur ritenendola un’opera importante che ha assorbito grandi risorse, ha invitato a riflettere sull’opportunità o meno che quei soldi potessero essere dirottati su altri interventi utili per il paese. “E’ una scelta politica – ha detto – che non mi sento né di criticare, né di accettare.” Ma Corrado Marocco è critico nei confronti di quei finanziamenti regionali presenti sulla carta, ma che ancora devono arrivare, perchè anche la Regione Piemonte non naviga in buone acque. Lo sguardo va anche al contributo regionale per il ripristino della frana di Riborgo e Piantane a seguito di eventi alluvionali; ed è di nuovo scontro. “Nel Consiglio di Bilancio del 2 luglio scorso su proposta del Sindaco, fatta ed accolta dalla Direzione Opere Pubbliche Settore Infrastrutture e Pronto intervento della Regione, si potrà disporre di 40mila euro di contributo. Una volta acquisite le autorizzazioni di legge si procederà all’esecuzione dei lavori e della messa in sicurezza delle aree attigue” ha sottolineato Davide Brunasso. “Sono due anni che aspettiamo che vengano svolti i lavori, c’è stato un incendio, sono giunti sul luogo ambulanze e vigili del fuoco che hanno trovato la strada chiusa ed hanno perso tempo nelle operazioni, e tu cosa hai fatto? E’ una vergogna. Le vostre promesse sono fantascienza.” Dal canto suo Giubellini, pur nell’evidenziare che se tecnicamente non vi è nulla da eccepire perché i fondi sono stati trovati e destinati, la tempistica dei lavori risulta essere troppo dilatata rispetto alla reale gravità del problema. E l’incendio al Parco torna ad essere motivo di interpellanza che interroga il Sindaco su come ha coordinato le operazioni di soccorso. “Sono stato in contatto con la locale stazione dei Carabinieri, monitorando ed essendo aggiornato delle varie operazioni di contenimento e spegnimento, presidiando il territorio recandomi di persona con diversi sopralluoghi.” Dura la replica di Mauro Giubellini che ha parlato di una risposta assolutamente evasiva. “ C’è stato un incendio doloso, violento, che ha messo a rischio uno dei tesori del nostro territorio. C’è stata la vicenda dei “gianduiotti” stradali a frenare le operazioni di soccorso, e se hai coordinato i lavori, allora li hai coordinati male. Quel pomeriggio era un mercoledì e chi c’era in Comune? Nessuno, i cancelli erano chiusi, era deserto. Nessuno ti ha visto, o forse eri ben camuffato.”
Cambiano gli argomenti e più volte torna l’invito di Corrado Marocco, a Sindaco ed Amministrazione a non allargarsi troppo con gli investimenti. Lo sguardo va ai campi di calcetto dello scorso anno realizzati in piena crisi per un costo di 350mila euro, ed i costi di mantenimento del taglio dell’erba (campi e verde di Valperga) per 40mila euro, ritenuto un esborso troppo esoso per le tasche comunali: “Non si elargisce denaro come piace. Con 20mila euro l’avrebbe fatto chiunque. Un’amministrazione seria si occupa per prima cosa del bilancio.”
Oltre tre ore di Consiglio per parlare ancora di Imu, Suap (Sportello Unico Attività Produttive), telefoni, telecamere, illuminazione di via Grosso e Marconi, potatura degli alberi, campi sportivi, skatepark, segnaletica, ricevimento pubblico, ospedale.
Da parte dei Consiglieri di minoranza la volontà di sapere come il Sindaco si è mosso per prendere attivamente parte alla battaglia di chiusura dei reparti del nosocomio di Cuorgnè. “Ho avuto un personale ed ufficiale incontro con il direttore Generale dell’Asl TO4 dott. Flavio Boraso, presso il Comune di Valperga nel settembre dello scorso anno alla presenza dell’Assessore Gabriella Giorgi. Al Direttore sono state espresse tutte le osservazioni e le preoccupazioni dell’Amministrazione per il ridimensionamento della struttura ospedaliera cuorgnatese.” E mentre il Consigliere Giubellini ha criticato un atteggiamento per così dire troppo remissivo da parte del primo cittadino (“Avresti dovuto uscire con più grinta e determinazione sul problema”), da parte sua Davide Brunasso ha avanzato la proposta di presentare una mozione unitaria. “Che mozione vuoi fare ora! Avete dormito e non si può più fare niente. Ormai tutto è stabilito e qui nessuno si è mosso.”
Ma a creare i maggiori scontri alcune delucidazione sulla situazione dei pagamenti di Asa. “I pagamenti Asa sono regolari da tempo – ha risposto il Sindaco – Così come per tutti gli altri fornitori di beni e servizi e appalti. Per quanto attiene i successivi pagamenti di tutte le ditte si possono effettuare solo in presenza dei documenti regolari quali il Durc.” Ma Marocco non ci sta e nel dirigersi alla porta, punta il dito su “Risposte non risposte” su di un tema, quello dei rifiuti così importante. “Non ci hai mai convocati per parlare di Asa – ha commentato – che ci state a fare lì se non si danno risposte ai cittadini.” Rientra in aula per poter discutere le altre interpellanze evitandone così l’archiviazione, per poi tornare ad alzarsi e prendere la porta definitivamente. Al centro dell’attenzione l’uso dei mezzi pubblici comunali il provvedimento che autorizza Sindaco e Giunta all’utilizzo dell’auto del Comune. Premettendo che a questa interpellanza era già stata data in passato ampia risposta, il Sindaco ha aggiunto: “L’art. 50 del Tuel attribuisce al sindaco la rappresentazione istituzionale e legale dell’ente, e al vice Sindaco (art. 53) il potere di sostituire il Sindaco in caso di assenza.” E aggiunge: “Le autovetture comunali in quanto targate civilmente possono essere guidate da chiunque possegga la patente.”
“Ma che risposta è!” ha concluso Marocco. Poi l’uscita dall’aula.
Karen Orfanelli

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