Alla scuola elementare aumentate in maniera eccessiva le tariffe della mensa

Francesco Manfredi

FAVRIA – Le tariffe della mensa scolastica di Favria sono aumentate. Per quanto concerne la materna la differenza è di 2 centesimi, relativi esclusivamente al costo del pasto mentre gli utenti della scuola media pagheranno 0,27centesimi in più: 6centesimi per il tasso di inflazione programmata e 21centesimi per il servizio di pulizia refettori, espletato da ditta esterna. Il salasso arriva invece per la scuola elementare: ben 1euro e 26 centesimi in più (di cui 6centesimi per il tasso di inflazione programmata e il restante per i costi di sorveglianza e pulizia a cari della ditta cooperativa esterna).
«È da un po’ che cerchiamo di risolvere il problema relativo agli aumenti di tariffa mensa per la scuola elementare – spiega il vice Sindaco e Assessore Francesco Manfredi – fino all’anno scorso il servizio relativo alla sorveglianza e alla pulizia era a carico dell’associazione Canavesonda la quale aveva strutturato un progetto che coinvolgeva i giovani nel servizio civile, che operavano con rimborso, in seguito alla riforma Monti non è stato più possibile proseguire su questa strada. Quindi abbiamo indetto un bando, al quale hanno partecipato in cinque e quella scelta ha presentato l’offerta più bassa, 15euro all’ora. L’aumento non è partito ora – prosegue Manfredi – ma a settembre, solo che dall’inizio dell’anno scolastico ad adesso ha pagato il Comune. Difatti l’Amministrazione comunale aveva deciso di aspettare per essere certi circa l’aumento Istat e per vedere se a livello statale sarebbe cambiato qualcosa. Qualcosa è cambiato ma in peggio: è aumentata l’iva per i servizi educativi.»
La tariffa mensile per la scuola elementare è quindi passata, nella fascia più alta (ci sono sette fasce Isee) da 4euro e 94 a 6euro e 20. Non poco.
«Ho proposto due soluzioni per risolvere il problema – afferma Manfredi – innanzitutto un aumento della soglia Isee, esclusivamente per la scuola elementare, in modo da far rientrare più famiglie possibili, alla quale stiamo lavorando e poi ho chiesto un incontro alla Dirigente Scolastica, appena rientrerà, e con i genitori, per discutere e trovare una soluzione, magari optando per far svolgere alcune mansioni ora delegate a ditte esterne, ai bidelli.»
Per quanto concerne il contributo comunale, l’amministrazione mette a disposizione circa 19mila euro per coprire le famiglie disagiate segnalate dagli assistenti sociali, compensare la differenza delle fasce Isee e anticipare i le quote di coloro che non pagano, cercando poi di recuperare il denaro in seguito.
«In mensa ci sono 150 bambini – conclude Manfredi – troppi perché il comune possa pagare l’intera cifra. C’è da dire che l’aumento mensile, per la fascia più alta, è, di circa 18euro a utente. Considerando che il servizio mensa non è obbligatorio, e che il comune non ci guadagna assolutamente, se un famiglia dovesse pagare una baby sitter, sborserebbe molto di più. In ogni caso invito tutti coloro che hanno difficoltà economiche di fronte a questo aumento, a rivolgersi in comune, a venire a parlare con noi per trovare una soluzione, come abbiamo sempre fatto.»
Per il gruppo di Opposizione, l’aumento è insensato: «Visto che si tratta di un servizio essenziale, – affermano Lucia Valente e Vittorio Bellone – e considerando la grave crisi economica, riteniamo che il cittadino debba essere supportato dal Comune. Trovo scellerato – continua Bellone – un aumento di questo tipo in corso d’anno. Si tratta soprattutto di una questione di principio perché non dobbiamo dimenticare che si tratta di una scuola elementare. L’ideale sarebbe che il comune continuasse a farsene carico, magari effettuando altri tagli , almeno per quest’anno per poi trovare una soluzione insieme ad agosto.»
«Questo è il solito metodo dell’Amministrazione Comunale – aggiunge Tiziana Melfi – di fare le cose senza rivolgersi prima ai diretti interessati. Sarebbe stato bello che almeno per una volta, fossero stati interpellati prima i genitori.»
“E per riflettere su queste e altre cose e per decidere concretamente come dire NO a questi aumenti” l’intera cittadinanza è invitata a partecipare all’incontro che si terrà mercoledì 16 gennaio alle 17, presso il locale mensa della scuola Media.

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