Dopo l’assemblea delle mamme, incontro/scontro genitori e giunta; Ferrino ha proposto una soluzione (Guarda i video)

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FAVRIA –
I genitori si sono recati in comune, in massa e a sorpresa, per parlare con la giunta circa l’aumento delle tariffe della mensa (guarda il video). Ma andiamo per ordine. Numerose persone hanno partecipato all’assemblea pubblica organizzata da alcune mamme, che si è svolta oggi pomeriggio a Favria, dove Tiziana Melfi e Verdiana Votta hanno relazionato circa gli aumenti delle tariffe della mensa, facendo un “excursus” attraverso la vicenda, partita nell’anno scolastico 2009/2010 con l’annuncio dei tagli alla scuola in seguito alla riforma Gelmini; tagli divenuti realtà l’anno successivo, con la scelta della scuola, di rinunciare a occuparsi direttamente dell’assistenza mensa, piuttosto che ridurre l’orario scolastico. Nessuno della Giunta Ferrino era presente, e la loro assenza è stata attribuita al riunione di Giunta in programma nel tardo pomeriggio.
«Il 27 settembre 2010, – ha spiegato Tiziana Melfi – durante il Consiglio Comunale, Manfredi comunica che tramite il progetto Canavesonda sono riusciti ad “assumere” dei ragazzi di Favria con un contratto etico ed un minimo aumento di costi per le famiglie. Il buono pasto per le elementari è passato da 4,20euro a 4,88euro. Ci avevano detto che questo servizio non sarebbe costato nulla ai cittadini favriesi invece c’è una delibera, la 160 del 13 settembre 2010 relativa ad un trasferimento di fondi pari a 18.980euro, a Canavesonda che ha come oggetto la dicitura “attività di sorveglianza alunni scuola elementare durante il servizio mensa e pulizia refettori scuola materna, elementare e media – A.S. 2010/2011. P.L.G. – Associazione Canavesonda – erogazione contributo”.
Dal 1 gennaio 2010 viene affidato nuovamente alla Belmonte il servizio di refezione scolastica. Nell’anno scolastico 2010/2011 : ennesimi tagli riforma Gelmini. Non solo la scuola elementare non può più farsi carico dell’assistenza mensa, ma viene anche tagliato un pomeriggio a settimana per le classi prime, seconde e terze e alle stesse classi viene posticipato l’ingresso a scuola il giovedì (avvio lezioni alle 14,30 invece che alle 14,00). La scuola materna non ha però più bisogno delle pulizie (fanno i collaboratori scolastici). Ovviamente non si pone nemmeno la questione. L’incarico dell’assistenza mensa è affidato in automatico a Canavesonda. Il buono pasto non aumenta e Canavesonda, con delibera n. 155 del 18.10.2011 ad oggetto: “attività di sorveglianza alunni scuola elementare durante la refezione scolastica, pulizia refettori scuola elementare e media – A.S. 2011/2012 – erogazione contributo” riceve la somma di 24.508euro. Quest’anno – ha proseguito Melfi – a livello di orario scolastico cambia poco, salvo che viene uniformato per tutte le classi. Ad agosto nasce la cooperativa Ludicoop che propone un “baratto”: effettuare gratuitamente il servizio di prescuola e doposcuola, ricevendo in cambio la possibilità di utilizzare, a comodato d’uso gratuito, un locale comunale come ufficio. Intanto viene promossa la gara per l’assistenza mensa e per le pulizie. Ludicoop vince la gara: quindi ad oggi Ludicoop gestisce l’attività di assistenza mensa. E così arriviamo a 6,20euro di buono mensa su 4,0456euro di costo della Belmonte, ditta che fornisce i pasti.»
Molto arrabbiati i genitori. Tra le varie perplessità sollevate, il capire “perché ci si deve affidare a due ditte diverse, mentre prima la Belmonte si occupava anche della pulizia del refettorio.”
Erano quasi le 18, quando un padre ha avuto un’idea: «Andiamo tutti in Comune prima che inizi la riunione di Giunta, e chiediamo al Sindaco quali sono le loro intenzioni e di spiegarci come cambierà l’Isee.» E così è stato. Il “fuori programma” ha lasciato letteralmente di stucco Ferrino, che, dopo aver tergiversato circa mezz’ora per capire come agire, ed essere stato inveito da un genitori, ha accettato, insieme a tutta la giunta, di parlare con loro in sala consiliare (guarda il video).
L’incontro, per niente pacato e durato circa un’ora e mezza, è terminato con una proposta del Sindaco Serafino Ferrino, che si è scusato più volte con i genitori per non averli interpellati prima di agire: il Comune metterà (se è fattibile) la stessa cifra dello scorso anno (a memoria è stato ipotizzato circa 24mila euro) che verrà detratta dal costo complessivo (oltre 37mila euro), e gli utenti pagheranno la differenza. Sabato mattina si terrà in comune un ulteriore incontro, con una sparuta delegazione di genitori (non più di quattro).

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