Festa dell’Uva: il bilancio

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CALUSO – Si è chiuso il sipario sulla Festa dell’Uva 2012 tra stanchezza e soddisfazione per una edizione che ancora una volta ha saputo richiamare a sè un gran numero di spettatori. Tutti insieme domenica mattina ad acclamare la Ninfa Albaluce, in una piazza rimessa a “nuovo” dopo i bagordi del sabato sera, con le veje piole aperte e i sapori del buon mangiare ma soprattutto del buon bere, così come tradizione vuole. Nell’insieme una nottata tranquilla, che non ha fatto registrare particolari problemi: qualche bicchiere di troppo, qualche portafoglio in meno, qualche furto, ma il bilancio può essere considerato positivo. Un plauso, dunque, così come sottolineato dal Sindaco Suriani, in attesa di conoscere il nome della reginetta, all’ “Erbaluce, alla Cultura, ai nostri produttori”, ma il ringraziamento maggiore per essere riuscito ad organizzare la manifestazione va alla Pro Loco ed al suo Presidente Roberto Podio, che ha saputo mettere in piedi uno “spettacolo” di tutto rispetto, dimostrando che volontà, impegno, costanza e tanto lavoro sono gli ingredienti che fanno la differenza. Insomma i fuochi d’artificio non ci sono stati, ma la voglia di divertirsi non è mancata ed anche i cugini di “Brissac” si sono mostrati attori sorridenti con la loro allegria. Solari e simpatici, non si sono risparmiati neppure al Palio dell’Uva in un manche che li ha visti competere contro rappresentanti della Pro Loco e degli Amici dell’Erbaluce. In tutù a pigiare a piedi nudi in una disputa a tre, dove in prima linea, lo stesso presidente Roberto Podio, scalzo ma in giacca e cravatta, ha lottato per il primo posto; ma ad aggiudicarselo gli “Amici dell’Erbaluce”.
Baci e abbracci e nel Palio dei Rioni anche qualche polemica legata al regolamento. Ma la festa è festa, con le sue novità. A pigiare quest’anno gli uomini, mentre le donne riempivano i secchi di una bianca uva pronta per essere ridotta in mosto. La vittoria al Rione “Riva”, mentre ad allestire il carro più bello in una sfilata che riconduce al Carnevale, quello di “Pescarolo”; scettro, invece, per il miglior gruppo a “Freta”. Spazio anche alle pettinature per un concorso entrato ormai a far parte della tradizione. Capelli arricciati, lisci, alcuni muniti di coroncina, altri di acini, e ad incorniciare il viso anche oggetti d’artigianato, realizzati a mano. Ad essere premiata l’originalità per una testa capace di non passare inosservata, tra filari, grappoli e tanto di botte, realizzata da Acconciature Giusj, che ha curato anche la pettinatura della ninfa di “ Brissac”. Insomma, il premio è unico, ma il riconoscimento di un lavoro che ha saputo regalare un gradevole e colorato colpo d’occhio, va esteso all’estro ed alla creatività del mondo dell’acconciatura calusiese. E a rassegna conclusa, spetta ora alla Ninfa 2012, Giulia Griselli, farsi portavoce di quel gioiello vitivinicolo proprio del territorio. Bella, sorridente, spigliata, che non ha dimenticato di salutare dal balcone del Palazzo Municipale, la sua Caluso nel ricordo anche di chi alla festa ha saputo dare tanto,  saprà certamente rappresentare la sua terra, e con essa, come più volte sottolineato: “la maestria del saper coltivare, e potare a maturazione i dorati grappoli d’Erbaluce.”

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