Incendio alla barca del lago di Candia: prese di mira le aree protette

CANDIA – “L’incendio appiccato al barcone utilizzato per le scolaresche al lago di Candia non è l’unico episodio grave e preoccupante che vede coinvolte purtroppo le aree parco tutelate dalla Provincia di Torino: le nostre aree protette troppo spesso sono prese di mira, davvero un segnale preoccupante”.
Lo dice il presidente Antonio Saitta commentando quanto accaduto nel fine settimana al Lago di Candia.
Oltre ad aver appiccato il fuoco alla barca da 20 posti dotata di motori elettrici, utilizzata sia per il trasporto sul lago delle scolaresche (c’erano prenotazioni per 1800 studenti nei prossimi mesi) sia per la vigilanza ittica che nell’ultimo periodo ha consentito di sanzionare attività di pesca di frodo che  provocano consistenti danni alla fauna del lago, la provincia ha registrato da mesi episodi di vandalismo: la distruzione di tratti di staccionate e di una recinzione in palude e di un portabiciclette presso la sede del parco del lago di Candia. Questi episodi si aggiungono ai danneggiamenti avvenuti ad inizio anno nel parco 3 denti Freidour dove erano state distrutto e vandalizzati gran parte degli arredi,  bacheche, tavoli e panche, la segnaletica dei sentieri e le tabellazione di confine dell’area protetta.
Inoltre, sempre nel fine settimana sul sentiero “David Bertrand” fra Trana e Giaveno fra i parchi provinciali del Monte San Giorgio e del Monte 3 denti e Freidour, un motociclista, per evitare una sanzione, non si è fermato all’alt delle guardi eecologiche volontarie della Provincia di Torino e ne ha sfiorato e poi travolto due, medicate poi all’ospedale di Rivoli.

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