A San Giovanni la premiazione della seconda edizione del concorso “Presepi all’aperto”

CASTELLAMONTE –  Si è svolta nella serata del 6 gennaio la premiazione dei partecipanti alla seconda edizione del concorso “Presepi all’aperto”, proposto dalla “Trattoria San Giovanni”, con il patrocinio della Società di Mutuo Soccorso, nella frazione castellamontese San Giovanni dei Boschi.
Al primo posto si è piazzato il Canton Motto che, su suggerimento del piccolo Tommaso Zanotto, di appena 9 anni, ha realizzato una natività creando i personaggi con materiali di riciclo: bottiglie, confezioni dello yogurt, stoffe, radici, pietre e bacche. Lo spirito di collaborazione, amicizia e unità tra le famiglie Bersano, Campagnola, Campagnola e Trabucco ha permesso di dar corpo ad un’idea bella e, al tempo stesso, realizzata nel pieno rispetto dell’ambiente.
Al secondo posto, si sono classificate le sorelle Nella e Graziella Sartoris con un presepio creato tenendo conto delle condizioni climatiche ed ambientali del medioriente. Con sabbia, capanne in legno e cartapesta, palme in carta e la pietra lavorata a mano dal nonno Domenico Sartoris di Rueglio, le sorelle, già tra i vincitori della passata edizione, hanno ricreato un’atmosfera magica e suggestiva. La presenza delle indicazioni per San Giovanni dei Boschi conferiva all’allestimento una nota simpatica.
Sempre al secondo posto, pari merito, si sono classificati Margherita e Silvio Sento con il presepio sulla slitta. Gli abiti dei personaggi sono stati creati da Margherita con ritagli di stoffa che aveva in casa, mentre Silvio ha curato la scenografia.
Le teste ed i volti sono realizzati con noci e pistacchi.
Degni di nota, e per questo premiati pari merito con un attestato di partecipazione, anche tutti gli altri allestimenti che hanno partecipato: la natività rustica in legno e pietra del centro cinofilo “Serra Morenica”, il presepio antico con un nido vero, ormai abbandonato, di Rita De Matteis, l’allestimento realizzato dalle famiglie Piana, Piana, Piana, Pricco, Sciacero e Alberto presso la chiesetta di San Martino, abbellita con luci offerte dal comune di Quagliuzzo, quella nel pilone di Gabriele e Barbara Sciacero, quella con l’acqua di Gloria e Alice Derivi, quella nel pozzo della famiglia Gaido, la radice di Giada Bedosti e la botte sulla finestra di Fabrizio e Rita Pepino.
La giuria era composta dallo sceneggiatore e scrittore Ilario Blanchietti e dalle giornaliste Serenella Zedda e Debora Bocchiardo.