Approvato in Consiglio il Piano Regolatore

CASTELLAMONTE – Giuliana Reano e Pasquale Mazza contrari, Davide Trettene astenuto e maggioranza ovviamente favorevole: così sono stati approvati il regolamento edilizio comunale, le controdeduzioni e le osservazioni al progetto preliminare del Piano Regolatore e il progetto definitivo, durante il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri nel tardo pomeriggio.
In relazione al progetto preliminare sono giunte 215 osservazioni entro il termine previsto di 30 giorni e 37 oltre la scadenza.
«Abbiamo dato incarico ai professionisti e all’ufficio tecnico – ha spiegato il vice Sindaco Giovanni Maddio – di esaminare anche le osservazioni giunte in netto ritardo.» In riferimento alla prima “tranche”, ossia alle 215, 85 sono state accolte, 47 parzialmente accolte e 83 respinte, mentre, di quelle arrivate fuori tempo, ne sono state accolte 19, 7 solo parzialmente e respinte 11.
«In sede di conferenza – ha proseguito Maddio – abbiamo risposto alle osservazioni giunte dall’Arpa e dalla Provincia.»
Il punto relativo alle osservazioni è stato votato in blocco: «Esprimo perplessità – ha commentato Reano – sul sistema in cui siamo invitati a votare, perché per alcune il recepimento è doveroso, mentre per altre non sono d’accordo. Ci sarebbe piaciuto capire un po’ meglio, soprattutto in merito, alle controdeduzioni e alle osservazioni della Provincia.»
Compito di questa variante strutturale rendere il tessuto cittadino da frastagliato a compatto, ad esempio rendendo edificabili alcune zone in frazione Sant’Anna, dove le case sono posizionate in ordine sparso, e non toccando l’area agricola di Preparetto, considerata di “alta qualità”; aumentando la volumetria delle frazioni Spineto, Sant’Antonio e, in maniera più lieve, San Giovanni.
«Gli Architetti – ha affermato il Sindaco Paolo Mascheroni – hanno svolto un rilievo puntuale, già iniziato con la Giunta Bozzello. Stiamo anche redigendo un piano del colore per il centro storico, siccome finora non c’è mai stato. Abbiamo ampliato l’edificabilità di alcune zone, mantenendo un concetto di continuità, perché crediamo sia necessario pensare ad uno sviluppo, senza nulla togliere all’agricoltura.»
«Nonostante riconosca che questo piano regolatore sia più sensato rispetto al precedente – ha replicato Giuliana Reano – prevede una tipologia di sviluppo che non condivido. Siamo arrivati, dopo un lungo e travagliato percorso, ad avere finalmente uno strumento, che serva come quadro di riferimento. Anche se noi non condividiamo tutto questo consumo di suolo; non penso che l’edilizia possa essere in futuro elemento trainante come lo è stato in passato. Ritengo invece che si dovrebbero valorizzare l’agricoltura e il turismo.»

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