Castellamonte: ieri sera la Fiaccolata per il Lavoro (Guarda il video)

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CASTELLAMONTE
Circa un centinaio di persone hanno preso parte alla fiaccolata per il lavoro, organizzato dai lavoratori Asa, che è partita ieri sera dal presidio di strada del Ghiaro, per le vie cittadine di Castellamonte, fino ad arrivare alla Parrocchia dove si è svolta la preghiera con Don Angelo. Un buon numero di partecipanti, ma se si pensa che gran parte del corteo era formato dai lavoratori Asa (non tutti), dalle loro famiglie, dai Sindacalisti oltre che da una decina di Amministratori locali, e se si considera che non doveva essere una fiaccolata organizzata esclusivamente per Asa, bensì per il “lavoro”, e quindi per tutti i dipendenti delle aziende locali in crisi, ecco che allora ci si rende conto che in realtà, non c’erano poi così tante persone, e soprattutto non  c’erano lavoratori di altre aziende a portare cartelli. Il corteo ha sfilato per le vie deserte, con i bambini e con i lavoratori dell’Azienda di Servizi Ambiente che  portavano due striscioni: entrambi con scritto “Il lavoro è dignità”.
I dipendenti dell’Asa hanno poi consegnato a Don Angelo una lettera destinata al nuovo Vescovo, Padre Edoardo Cerrato, per porgergli il benvenuto alla Diocesi di Ivrea, e per invitarlo, la prossima settimana, alla sede operativa di Asa: «Eccellenza, nel giorno del suo ingresso alla guida della Diocesi di Ivrea, i lavoratori dell’Azienda Servizi Ambiente di Castellamonte, da anni in apprensione per il futuro loro e delle loro famiglie si uniscono per augurarle un benvenuto nella nostra Terra Canavesana. – Si legge sulla missiva – Nello stesso tempo La invitiamo, impegni permettendo, di volerci onorare della Sua presenza la prossima settimana, negli stabilimenti di Strada del Ghiaro Inferiore a Castellmonte, prima che l’azienda cessi definitivamente la sua attività lasciando senza futuro 240 famiglie dell’Alto Canavese.» A Don Angelo è stato anche consegnato un cero, omaggio al Vescovo: “per mantenere viva la speranza e la fiducia nel futuro di noi lavoratori e delle nostre famiglie.”