Papotti interroga il Consiglio Provinciale sul futuro degli ex lavoratori di Asa Scavi

Il Consigliere Provinciale Franco Papotti ha presentato un quesito a risposta immediata in Consiglio Provinciale circa il futuro occupazionale dei 38 ex lavoratori di Asa Scavi, riassumendone brevemente e cronologicamente, la vicenda: “Nel mese di febbraio 2010 Asa veniva commissariata. Nel mese di novembre 2011 Smat coinvolta dal Commissario Straordinario Stefano Ambrosini, nel mettere a punto il piano di salvataggio dei 38 lavoratori di Asa Scavi, esperiva procedura di gara per affidare lavori su infrastrutture del servizio idrico integrato nel Canavese, per l’importo di 3milioni di euro all’anno per la durata di 4 anni, con la clausola sociale in capo all’aggiudicatario di assunzione dei predetti 38 lavoratori. Nel mese di marzo 2012 la suddetta gara veniva aggiudicata al Consorzio Veneto Cooperative Co.Ve.Co. che creava la società cooperativa Co.Tau. costituita dalle cooperative associate Taurasia di Moncalieri al 70% e Coopmoviter di Sant’Ilario d’Enza al 30%.
Nel mese di giugno 2012 Asa Acque Srl (51% Smat) metteva a gara, dopo una serie di affidamenti diretti, la manutenzione delle reti idriche canavesane. Tale gara veniva aggiudicata alla cooperativa Taurasia di Moncalieri, titolare del contratto. Tali lavori venivano svolti da Cotau per conto di Taurasia. Nel mese di luglio 2012 i 38 lavoratori di Asa Scavi passavano in Cotau.
Nel mese di ottobre 2012 alcuni lavoratori apprendevano che Taurasia verserebbe in una situazione di difficoltà economica. Contestualmente, alcuni lavoratori riferivano di avere appreso che a metà novembre 2012 la Compagnia Italiana Condotte potrebbe acquistare Cotau e le sue commesse.”
Alla luce di tale situazione il Vicecapogruppo Pdl in Consiglio Provinciale Franco Papotti ha presentato il quesito a risposta immediata al fine di conoscere l’effettiva situazione economica in cui versa la Società Cooperativa Cotau e di conoscere il futuro professionale ed il destino dei 38 lavoratori ex Asa Scavi.
«Il susseguirsi degli eventi – afferma Papotti – ha determinato un forte stato di incertezza per i 38 lavoratori ex Asa Scavi: il timore è che il loro futuro professionale possa essere nuovamente a rischio pur dopo che Co.Ve.Co, Taurasia e Co.Tau avevano fornito tutte le opportune garanzie sia in termini di servizi che di livello occupazionale. Per queste ragioni ho ritenuto di presentare un quesito a risposta immediata in Consiglio Provinciale.»

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