Coldiretti sulla siccità: l’acqua sarebbe manna dal cielo per le colture made in Piemonte

TORINO – Temperatura anomala per febbraio che si è concluso con 1,38 gradi sopra la media storica e, al nord, addirittura 2 gradi in più. Caldo e “falsa primavera” che classificano il febbraio 2019 tra i quindici più bollenti dal 1800 nella Penisola, secondo l’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr. Il livello del Po sembra da piena estate, ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 33% del Maggiore al 15% dell’Iseo fino al 9% del lago di Como. A risentirne, infatti, in Piemonte è il lago Maggiore che, di solito, in questo periodo ha almeno 100 milioni di metri cubi d’acqua in più. Gli effetti della siccità sono evidenti: a 16 centimetri sopra lo zero idrometrico mancano all’appello 270 milioni di metri cubi rispetto alla capacità massima d’invaso.
“La mancanza di acqua preoccupa sicuramente poiché le riserve idriche – precisano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – sono necessarie per i prossimi mesi quando le colture ne avranno bisogno per crescere. Il timore è che, dopo queste temperature elevate, possa tornare il freddo e a risentirne potrebbero essere, in particolare nella nostra regione, la vite, le pesche e le albicocche.”

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