Domenica tre interventi del Soccorso Alpino

Giornata intensa per il Soccorso Alpino della XIIa Delegazione Canavesana quella di domenica 29 Luglio, che lo ha visto impegnato in tre interventi in montagna: uno nel primo pomeriggio, dove due squadre di Volontari della Stazione di Ceresole Reale, sono state di supporto all’elisoccorso della base di Torino, per portare aiuto ad una giovane escursionista di Torino, D.L., fratturatasi la tibia nelle vicinanze della Diga del Serrù, in località Pratorotondo. Infatti, a causa del forte vento di ricaduta, una volta giunto sul posto, l’elicottero non riusciva ad atterrare. L’ipotesi era quindi di utilizzare le squadre a piedi per riportare a valle l’infortunata, dopo averla messa in sicurezza sulla barella. Invece, dopo aver alleggerito al massimo l’elicottero, si è tentato con successo il recupero della giovane donna, con un’abile manovra in overing.
Pochi minuti più tardi, a Cima Loit, nella Valle di Ribordone, avveniva un salvataggio da parte delle squadre dei Volontari del SA della Stazione di Locana, che anche in questo caso intervenivano di supporto all’intervento dell’Elisoccorso per il recupero di una sospetta frattura ad un arto inferiore di un’altra donna, S.C.C, di Cuorgnè. Dato il luogo maggiormente protetto, l’intervento dell’elicottero non presentava particolari problemi e la donna, recuperata con successo, veniva trasporata al Cto.
In ultimo, nel tardo pomeriggio, giunge la richiesta di aiuto per un intervento decisamente impegnativo, tanto da allertare due squadre del Soccorso Alpino di tecnici altamente specializzati, per portare soccorso a due giovani alpiniste di 30 anni, P.S. di Gassino e E.M. rimaste bloccate sulla famosa via di arrampicata Mellano Perego, nel Vallone di Piantonetto, durante la discesa.
La via, conosciuta come una classica molto impegnativa, sia per la lunghezza che per le difficoltà, è costellata di numerosi diedri di roccia giallastra che vengono superati quasi sempre con passaggi atletici, richiedendo una preparazione fisica e psicologica di alto livello. Le due alpiniste, della Scuola Cai Uget di Torino, bloccate e a 100 metri di altezza, in balia del vuoto, a causa di una corda imprigionata in uno spuntone di roccia, non si sono perse d’animo, e benchè allertato il 118, hanno tentato di risolvere comunque il problema. Mettendo a frutto la loro esperienza e quanto imparato durante i corsi della famosa scuola del Cai Uget, sono riuscite con calma ed estrema perizia a mettersi in sicurezza e a risalire parte dello spezzone di corda ancora libero, mettendo anche in atto roccambolesche manovre. Una volta raggiunta la corda incastrata, sono riuscite a liberarla, e a ridiscendere la via, per arrivare al Rifugio Pontese sane e salve a notte inoltrata. Nel frattempo, hanno avuto l’accortezza di chiamare le squadre a piedi e di avvisarle che si erano messe in salvo, non senza scusarsi e ringraziare per l’allarme ed il disagio creato.
Un’ulteriore prova del fatto, se mai ce ne fosse bisogno, che l’imprevisto in montagna può sempre accadere, ma chi è preparato ad andarci, non solo lo sa affrontare nel modo migliore, ma ha anche a cuore il rispetto per i Volontari del Soccorso Alpino.

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