DPCM #Iorestoacasa: cosa fare e cosa non fare

Il Dpcm ribattezzato “Io resto a casa”, in vigore da oggi, è stato pubblicato in nottata. Le regole sono valide in tutta Italia, definita ora zona protetta.
#IORESTOACASA, MA NESSUN PROBLEMA PER LAVORARE E FARE LA SPESA
È possibile uscire di casa per lavoro, per la salute e per le necessità importanti come andare a fare la spesa. I negozi di alimentari, supermercati, mercati rionali sono aperti ed è possibile frequentarli avendo l’accortezza di mantenere le distanze di sicurezza. I centri commerciali restano aperti, salvo che nel fine settimana. Nelle aziende sono consigliati lo smart working e gli spostamenti limitati al massimo.
RIMANERE NEL PROPRIO COMUNE DI RESIDENZA
Non ci si può più muovere dal proprio Comune di residenza, ma gli spostamenti sono consentiti per motivi di lavoro, di salute (comprovati da certificato medico) o per “stato di necessità”. È necessario mostrare una autocertificazione.
MEZZI DI TRASPORTO
Tutti i mezzi di trasporto, pubblici e privati, funzionano regolarmente e possono essere utilizzati normalmente dai cittadini, sempre rispettando le regole che evitano il contagio. Aperte regolarmente autostrade, strade, aeroporti e stazioni, dove saranno più probabili i controlli delle forze di polizia.
SCUOLE CHIUSE FINO AL 3 APRILE
Le scuole e le università restano chiuse fino al 3 aprile come era già nel precedente decreto dell’8 marzo per la Lombardia e per le altre province. Sospese anche tutte le altre attività formative, salvo quelle rivolte alle professioni sanitarie e i corsi di medicina.
BAR E RISTORANTI
Bar e ristoranti rimangono aperti solo fino alle ore 18, sempre secondo le regole che evitano gli assembramento e impongono il rispetto delle distanze.
CINEMA, TEATRI, DISCOTECHE E PUB
Chiusura per tutte queste attività ma anche per musei, scuole di ballo, sale giochi e bingo, eventi sociali, congressi e meeting di ogni tipo.
SPORT
Chi lo desidera può tranquillamente fare sport andando a correre, in bicicletta comunque spazi aperti. Palestre, piscine o centri sportivi al coperto possono restare aperti purché vi siano le condizioni per rispettare la distanza di sicurezza nelle sale e negli spogliatoi. Stop al campionato di calcio e agli sport agonistici di ogni tipo fino al 3 aprile. Chiusi anche tutti gli impianti sciistici.