Cuorgné: all’ex Manifattura si è parlato di corruzione e illegalità (Guarda i video)

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CUORGNÈ «”La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” Nell’articolo 2 della Costituzione appare chiara l’importanza dell’adempimento dei doveri inderogabili del cittadino.» Ad affermarlo l’Avvocato Amministrativista Daniela Bauduin, durante l’incontro tenutosi a Cuorgnè, presso l’Ex Manifattura, dal titolo “I Costi della corruzione e dell’illegalità”, penultimo incontro, prima della conclusione che si terrà giovedì 21 marzo a Torino, del progetto di educazione alla legalità promosso dalla Provincia di Torino, Assessorato Politiche attive di Cittadinanza, Diritti sociali e Parità con la collaborazione dell’Associazione “Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, e i presidi locali di Libera.
L’Avvocato Bauduin ha rimarcato l’elevata percentuale di evasione fiscale in Italia (dato indicativo), pari al 17,5% del Prodotto Interno Lordo (Pil).
Altro relatore dell’incontro, coordinato da Francesco Vignola (Avviso Pubblico) e da Mariagiuseppina Puglisi (Assessore alle Politiche Attive di Cittadinanza, Diritti sociali e Parità), è stato Alberto Vannucci, Professore Associato di Scienza Politica all’Università di Pisa, il quale ha sottolineato il comportamento dei Politici «al Governo soltanto per “mangiare”. Non voglio lasciare le poltrone, sussiste l’illusione che si possa continuare a “mangiare”, ma le risorse esauriscono. Questi soggetti tradiscono il mandato di fiducia degli elettori e si vendono. Questo è un altro aspetto della corruzione e dell’illagalità.»
Il progetto ha come obiettivo fondamentale il diffondere una cultura dei valori civili, dei diritti e dei doveri (a maggior ragione quando corre il 20ennio della morte di Falcone e Borsellino), individuando nella Scuola, nei Piani Locali Giovani e nelle Amministrazioni Locali i soggetti prioritari dell’intervento.
Il progetto si è sviluppato a partire da 5 comuni della provincia di Torino (Chieri, Chivasso, Moncalieri, Rivarolo e Rivoli) che circondano il comune di Torino. I Comuni individuati sono tutti capofila di PLG (piani Locali Giovani), bacini territoriali individuati dalla Provincia che raggruppano più comuni nell’ambito delle Politiche Giovanili.
E sono state proprio le scuole ad essere protagoniste. Per quanto concerne il Canavese, è toccato agli allievi dell’Istituto Aldo Moro di Rivarolo, che da mesi stanno lavorando a questo progetto, e che, dopo aver incontrato i due relatori, hanno tratto le conclusioni sul palco.