Chiaverano: “La Regione non paga e il Comune deve indebitarsi”

CHIAVERANO – La cosiddetta legge “Salva Italia” prevede che i debiti contratti dalla Pubblica Amministrazione nei confronti di imprese e professionisti vengano saldati almeno al 90% entro la fine di quest’anno. Ogni Comune già da qualche mese ha dovuto effettuare una ricognizione dei propri debiti per predisporre un elenco cronologico delle fatture emesse entro il 31 dicembre 2012 e ancora da saldare.
L’importo complessivo di questi debiti per il Comune di Chiaverano è di 730.000 euro dovuti quasi completamente alla realizzazione di opere previste a seguito degli eventi alluvionali del 2000 e del 2002 ed eseguiti su richiesta e con finanziamento della Regione Piemonte.
Pertanto, il Comune si trova nella necessità di saldare il 90%, pari a 657.000 euro, entro il 31 dicembre. Abbiamo richiesto fin dal marzo 2012 il pagamento dei primi acconti e poi dei saldi delle opere eseguite ma, a tutt’oggi, nulla è stato liquidato dalla Regione.
In particolare, attendiamo la liquidazione di 611.000 euro, relativi alla costruzione della briglia di protezione di Case Serra e ai lavori effettuali sul corso del Rivo della Serra in prossimità di Via Andrate. Abbiamo richiesto un primo acconto di 183.000 euro il 28marzo 2012, un secondo acconto di 183.000 euro il 18 settembre 2012 e il saldo di 244.000 euro l’11 aprile 2013.
Se la Regione Piemonte avesse provveduto ad erogare i contributi stanziati non ci sarebbe alcun problema. Purtroppo però, proprio per onorare il tanto decantato “Decreto salva Italia”, il 12 aprile 2013 il Comune è stato diffidato e messo in mora dalla ditta che ha eseguito i lavori. Un’ulteriore comunicazione è stata inviata agli uffici regionali competenti segnalando la messa in mora e richiedendo il pagamento, anche se solo parziale, di quanto dovuto. Al Comune non è giunta risposta. Le telefonate che sono seguite hanno avuto come risposta l’impossibilità della Regione a pagare per mancanza di fondi in bilancio.
In attesa di sbloccare la situazione con la Regione, il Comune si è allora attivato, seguendo le disposizioni di Legge, per poter attingere a finanziamenti bancari (anticipazione di tesoreria) e a un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. In entrambi i casi si è ottenuto meno di quanto necessario: 358.000 euro dalla Banca e 62.000 euro dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Dovendo onorare gli impegni con le imprese si sono dovuti bloccare tutti i pagamenti di qualsiasi fattura relativa al 2013, causando quindi problemi a tutti i fornitori.
Nell’ipotesi di pagare le fatture scadute, oltre agli stipendi e ad alcune (pochissime) altre fatture indispensabili per evitare il blocco dei servizi, la situazione della cassa comunale al 31 dicembre risulta con un saldo negativo di circa 100.000 euro.
Questo significa che il Comune di Chiaverano, pur bloccando qualsiasi pagamento ed evitando di avviare qualsiasi lavoro, in ogni caso non è in grado di far fronte completamente agli impegni previsti dal decreto “Salva Italia”.
D’altronde, considerato che il totale della spesa corrente del Comune è di circa 1.200.000 euro, è facile dedurre che è impossibile poter pensare di attingere 657.000 euro dal bilancio comunale.
Il 1 ottobre 2013, grazie all’immediato interessamento del Consigliere Regionale Roberto Tentoni, il Sindaco ha avuto un incontro con l’Assessore al Bilancio della Regione Piemonte Gilberto Pichetto. Lo scopo dell’incontro era di far presente la situazione difficile del Comune causata esclusivamente dai mancati pagamenti regionali. L’Ass. Pichetto ha affermato che a novembre 2013 e a gennaio 2014 la Regione stanzierà a bilancio dei fondi per poter finalmente liquidare i danni alluvionali.
Non ci rimane che attendere e sperare che i fondi stanziati consentano di coprire gli importi attesi dal Comune di Chiaverano (non siamo i soli in questa situazione…).
Se così non fosse al Comune non resterà che procedere a diffidare e a mettere in mora la Regione Piemonte. Nel frattempo procederemo a pagare le imprese fino al limite possibile.
Maurizio Fiorentini
Sindaco di Chiaverano

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