Domenica 12 settembre, a Pavone Canavese, il Rapimento Vescovo Pietro de la Chambre

Domenica 12 settembre, alle ore 17, in occasione della Patronale di Pavone Canavese, va in scena l’evento rievocativo del Rapimento del Vescovo Pietro de La Chambre, avvenuto nel mese di aprile del 1364.
La rievocazione vede la collaborazione artistica del Gruppo teatrale Lo Zodiaco, il cui curatore dei testi, Francesca Siragusa ha steso il copione della rappresentazione teatrale che il Gruppo Yporegia ha documentato, con il contributo della ricerca storica del suo Vice Presidente Pietro Ramella.
Il Gruppo Yporegia ha collaborato con la presidente del Gruppo Teatrale Simona Quilico e con il regista Cristiano Giolito nella impegnativa attività di integrazione di componenti professionali esterne: dalla preparazione offerta dal Nuovo Teatro Studio Danza ad alcune componenti attoriali, al significativo contributo storico del Gruppo I Credendari di Ivrea, ad alcune componenti dei Mercenari eporediesi, fino alla partecipazione di alcune figure professionali del Gruppo storico di Oglianico.
Il Vescovo Petrus de Camera, conosciuto come Pietro de la Chambre, nei primi anni del suo incarico pastorale, dal 1359 al 1373, si trasferiva frequentemente da Ivrea a Pavone in quanto i Savoia e gli Acaia sovente occupavano la sede del Vescovado di Ivrea, non disponendo ancora del castello, cosi il Vescovo era costretto a trasferire la sua residenza nel Castello di Pavone.
Il Vescovo nel mese di aprile del 1364 in uno dei suoi trasferimenti venne catturato dalla Compagnia di ventura inglese capitanata da Robinus de Aspinus, conosciuto come Robin du Pin: la Compagnia era sul territorio canavesano a supporto del Marchese del Monferrato Giovanni II, nell’ambito delle complesse lotte in corso tra i Savoia ed i Marchesi del Monferrato per l’agemonia sul Canavese.
Dopo aver imprigionato nel castello il Vescovo e aver messo a ferro e fuoco il paese, la compagnia di ventura pretese il contributo di 8500 fiorini, che furono anticipati dal Conte Verde di Savoia al Vescovo: il contributo restitui la libertà al Vescovo e la masnada lasciò il paese.
Il fatto storico è stato arricchito nella interpretazione teatrale da particolari scenici e figure iconiche: le ballerine della Scuola di danza di Castellamonte ‘Il Volo’, guidate da Maria Paola Oreglia che interverranno nella chiusura dello spettacolo, una serie storica di giochi medievali creati da Roberto Romoli (il Vescovo del Gruppo Yporegia), che saranno messi a disposizione dei più giovani spettatori nella piazza.

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