Inaugurati i nuovi uffici comunali di Lessolo

Inaugurati i nuovi uffici comunali di LessoloSono attivi gli uffici comunali di Lessolo presso il nuovo Municipio inaugurato nel pomeriggio di sabato 10 luglio.
All’evento hanno partecipato, oltre alle varie associazioni del paese, i sindaci dell’eporediese e di Ivrea, il consigliere regionale Alberto Avetta, il direttore dell’Asl To4 Stefano Scarpetta, i rappresentanti della ditta Sertec, che ha seguito il progetto in ogni fase della sua realizzazione, padre Mario Bianchi e il presidente dell’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti Apri Onlus Marco Bongi.
Ha dichiarato il sindaco Elena Caffaro: “Siamo in un luogo per molti di noi importate. In quello che tante volte ho definito il cuore pulsante di Lessolo e dove la maggior parte di noi ha ricordi legati all’infanzia e alla scuola. Qui, nel 2013, ho presentato il libro in memoria di mio papà, Valter Caffaro, “Dritto in mezzo al cuore”. Sempre qui, nel 2018, abbiamo inaugurato la piazza a lui intitolata e oggi il mio cuore batte forte perché sono davvero orgogliosa di aver portato a termine, insieme ai miei consiglieri, questo ambizioso progetto che si aggiunge alle tante opere portate a compimento in questi anni.”
La nuova sede è il risultato di un percorso progettuale condiviso tra tecnici incaricati e Amministrazione Comunale, con l’approvazione della Soprintendenza dei Beni Architettonici e Culturali della Città Metropolitana di Torino.
Tramite questo approccio al progetto, impostato dallo studio Sertec Engineering Consulting di Loranzè, è nata una linea operativa basata sui concetti chiave del restauro. A favore di una migliore conservazione dell’architettura storica e, allo stesso tempo, in funzione del nuovo utilizzo dello stabile.
Il municipio andrà a occupare l’ex edificio scolastico di cui è stato lasciato quasi intatto il volume architettonico, pur introducendo una serie di interventi di miglioramento energetico che lo posizionano al secondo posto tra le strutture piemontesi su cui sono stati portati avanti progetti di questo tipo.
Si tratta di circa 600 metri quadri di spazi su cui si è intervenuti nel pieno rispetto degli aspetti storici: dalle antiche volte, ai pavimenti in graniglia, ai portoni in legno massello.
L’aspetto esteriore non è stato variato in maniera eccessiva. Fanno eccezione l’inserimento di un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la creazione di un piccolo porticato pedonale che mette in sicurezza il transito dei pedoni a fianco dell’edificio.
L’ambizioso progetto prende le mosse da un bando regionale del 2017, a favore degli interventi di efficientamento energetico in comuni con meno di 5000 abitanti.
Fatti i necessari rilevamenti e preso contatto con la Soprintendenza, come previsto per edifici pubblici con più di 70 anni, si è arrivati con il progetto esecutivo al 2018, anno al termine del quale la Editel si è aggiudicata l’appalto per i lavori.
Le opere in progetto hanno compreso quindi interventi atti al miglioramento energetico, al miglioramento sismico e interventi di ristrutturazione per adeguamento dell’immobile alla nuova funzione.
Per la coibentazione della porzione ottocentesca dell’edificio è stato inserito un cappotto interno, che ha permesso non solo l’isolamento termico dell’architettura storica, ma, anche, la formazione di un’intercapedine per il passaggio dei nuovi impianti, evitando visibili tracce sulla struttura.
Il sistema di domotica BMS (Building Management System) a servizio dell’edificio permetterà il monitoraggio dei consumi energetici relativi all’impianto elettrico, all’impianto di condizionamento e più in generale agli impianti speciali. Controllerà in maniera efficace l’utilizzo del nuovo impianto wi-fi, delle luci a led e delle tende esterne motorizzate per la schermatura solare.
È stato installato un impianto fotovoltaico integrato nella copertura, realizzato con celle opache e backsheet di colore rosso, simil laterizio, al fine di minimizzare non solo l’impatto ambientale ma anche visivo, in favore di un’ottima integrazione cromatica e architettonica. Persino la rubinetteria e i sanitari sono stati scelti tra quelli che permettevano minori sprechi.
Grazie a questa serie di interventi, l’edificio è passato dalla classe energetica F alla A4, guadagnando la definizione di NZEB: Near Zero Energy Building ovvero edificio ad impatto energetico quasi nullo.
La certificazione richiesta dal Protocollo Itaca conferma la validità del progetto, ritenuto un’eccellenza per il risultato conseguito anche nel rispetto dell’ambiente e del contesto circostante, compresi gli abbellimenti delle piazze antistanti, l’introduzione di posteggi per le biciclette e gli accessi facilitati.

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