Libertà di informazione all’Unione Terre del Chiusella

PARELLA – È stata una seduta di “sostanza” quella che si è svolta venerdì nella sala consigliare di Parella del Consiglio dell’Unione Terre del Chiusella. L’assemblea è stata animata da un dibattito piuttosto passionale relativo alla mozione del gruppo di minoranza, illustrata da Thomas Moore, nella quale si chiedeva, in virtù della necessità della maggiore  trasparenza possibile della cosa pubblica, la libera ripresa audiovisiva da parte degli organi di informazione e dei giornalisti delle riunioni dell’Unione delle Terre del Chiusella. Il documento è stato approvato, dopo un lungo ed animato confronto, con il voto favorevole Gruppo Pedanea, del Presidente dell’Unione Roberto Comitini e del Sindaco di Quagliuzzo, Domenico Ferraro. Si sono astenute invece Paola Gamba (Colleretto Giacosa) ed Eralda Caserio (Strambinello). «La libertà di informazione è un bene che non può essere né limitato, né irreggimentato – dicono i quattro proponenti – e le riprese audiovisive di un Consiglio possono soltanto essere un vantaggio per la democrazia. Siamo dispiaciuti che non si sia raggiunta l’unanimità su una questione tanto importante ma in democrazia è lecito, anzi doveroso, avere ed esprimere opinioni diverse. L’auspicio è che una simile mozione venga discussa ed approvata in tutti i Consigli Comunali, e non solo dell’Unione.»
Il documento è stato presentato dai quattro Consiglieri anche  seguito della decisione del Comune di Colleretto Giacosa di vietare le riprese video nel corso del Consiglio Comunale di fine ottobre in cui si è discusso dell’impianto di biodigestione proposto dall’Aeg, Azienda Energia e Gas di Ivrea.
Il documento impegna il  presidente dell’Unione a redigere un regolamento che garantisca le riprese audiovisive delle sedute da parte degli organi di informazione. Nella stessa seduta il Consiglio è tornato nuovamente sulla questione dell’allargamento delle funzioni dell’Unione dei Comuni, seguendo un percorso concordato tra la giunta e il gruppo di minoranza. In  seguito ad una riunione informale che si era svolta a Strambinello il 17 ottobre scorso, infatti, si era concordato che fosse il gruppo “Pedanea” (composto dai consiglieri eletti dai rispettivi comuni come espressione della minoranze: Thomas Harry Moore per Colleretto Giacosa, Massimo Iaretti per Parella, Ernesto Barlese per Quagliuzzo e Mauro Demarie per Strambinello) ad avanzare la sua proposta. E così ha fatto con una lettera, sottoscritta dal capogruppo Iaretti nella quale chiedeva l’allargamento a queste nuove funzioni: turismo, cultura e beni culturali, sviluppo economico, agricoltura, gestione del territorio ed ambiente ed invitava l’amministrazione e gli uffici a fare i passi necessari. Nella stessa serata si è avuto un primo esito: il passaggio in capo all’Unione della funzione turismo, mentre per gli altri (ambiente,  agricoltura, sviluppo economico) si dovranno fare i necessari passi con apposite delibere nei singoli consigli comunali.  Sulla richiesta del Gruppo Pedanea, di passare a breve il passaggio anche della cultura, essendo già previsto dallo Statuto dell’Unione, si è innestato un dibattito su quelle che potrebbero essere le modalità di tale trasferimento, che  Barlese,  Demarie, Iaretti e Moore hanno evidenziato è inscindibile dal turismo. Sull’argomento si tornerà in una seconda riunione informale nel prossimo mese di gennaio.

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