Pavone guarda al passato, al presente e al futuro

PAVONE – Si chiama “Atelier di restauro” e nasce da una convenzione tra l’Università di Torino ed il Comune di Pavone Canavese, con il patrocinio della Fondazione d’Andrade, attraverso un lavoro di recupero della cultura. È stato presentato mercoledì scorso in Santa Marta alla presenza dei tanti studenti, in occasione della prima sessione di lavoro, che ufficialmente ha dato il via al primo cantiere importante che interesserà il recupero della parte architettonica dei ricetti, ma che andrà ad indagare sulla storia di Pavone, dai beni tangibili a quelli intangibili, dall’Anfiteatro Morenico che accoglie il paese, al suoconcentrico con le borgate, dalle chiese alla pianta urbanistica del paese, dagli aspetti di tipo culturale e naturalistico, alle tradizioni, a quanto ha dato un senso di identità a Pavone. Insomma tanti gli aspetti su cui lavorare.
«Obiettivo – ha sottolineato il Sindaco Maria Aprile – è cercare di indagare il territorio, nel suo passato e nel suo presente a favore di un ridisegno turistico: un albergo diffuso che comprenda i ricetti, i cascinali, le borgate, la Chiesa di San Grato, punto di accoglienza culturale.»
Ma non solo. Ad accogliere i giovani un filo diretto con gli abitanti, gli anziani in particolare che racchiudono nella memoria i ricordi di un tempo passato. Una ricerca di rapporto con i pavonesi, per riscoprire accanto a loro usi, costumi, tradizioni e il pezzo forte saranno le Ferie Medievali. Una novantina gli studenti che si tufferanno in questa affascinante avventura.

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