Protezione Civile: il 4 e 5 aprile 300 volontari e 40 mezzi nel Nodo Idraulico di Ivrea

BANCHETTE – Si terrà nelle giornate di venerdì 4 e sanato 5 aprile l’esercitazione di Protezione civile che coinvolgerà l’intero nodo idraulico di Ivrea. Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, organizzata dal Sindaco di Banchette Maurizio Cieol, hanno partecipato l’Assessore regionale alla Protezione civile Roberto Ravello e l’Arch Franco De Giglio.
«Si tratta della prima esercitazione per verificare il cosiddetto “Piano speditivo” presentato nello scorso mese di novembre – ha detto il Sindaco di Banchette Cieol – Quella in programma nel fine settimana è una esercitazione ad alto livello, mai realizzata finora.»
«Il piano speditivo del nodo idraulico di Ivrea – dice l’Assessore Ravello – è stato un lavoro che ha visto il grande impegno della Regione e di nove Comuni per dotare il territorio di un ulteriore ed integrativo strumento di pianificazione e gestione dell’emergenza. Un piano intercomunale di protezione civile che consenta ai comuni di gestire le emergenze e renda più efficaci le risposte agli eventi alluvionali.»
L’esercitazione del prossimo fine settimana si inserisce nelle manifestazioni che verranno organizzate nel corso dell’anno per celebrare l’anniversario della grande alluvione del 1994: «È doveroso ricordare quanti hanno perso la vita e le tante persone che in quei giorni hanno sofferto – dice Ravello – Accanto alla memoria, é fondamentale investire sulla consapevolezza e sulla sensibilizzazione delle comunità e dei cittadini, che sono parte integrante del sistema di Protezione civile: grazie ad un corretto comportamento dei singoli si riducono i potenziali rischi.»
L’esercitazione prevede il coinvolgimento di 300 volontari (200 del territorio canavesano e un centinaio provenienti dalla provincia di Torino) e 40 mezzi e costituirà un momento importante per testare le azioni contenute nel piano sovracomunale. Sono 57 le azioni che verranno testate nella due giorni.
«Oggi – conclude Ravello – il sistema regionale di Protezione civile ha maturato un’ottima capacità di risposta e gestione dell’evento: ciò è stato possibile sia grazie alla passione e l’impegno dei volontari che ad un sistema di sinergie costruito dalla Regione e dalle amministrazioni locali, che hanno investito risorse umane e finanziarie importanti per creare una struttura all’avanguardia.»
Anche per questi motivi Ravello ha lanciato un allarme, condiviso da Cieol, circa la riforma del Titolo V della Costituzione che vuole dare un nuovo assetto alle funzioni gestite dalle regioni e dallo stato centrale. La protezione civile potrebbe rientrare nella esclusiva competenza dello Stato e questo non sarebbe positivo alla luce delle esperienze positive di molte regioni italiane. «Si tratta di un passo pericoloso.» Resta da aggiungere che negli ultimi quattro anni lo stato non ha più finanziato la protezione civile. In Piemonte gli stanziamenti sono stati effettuati dalle Regioni. «Come può pensare lo Stato di fare rientrare una funzione che non ha avuto nell’ultimo periodo una copertura finanziaria?»

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