Smart Bench, la panchina intelligente

STRAMBINOGUARDA IL VIDEO Si chiama Smart Bench, la panchina intelligente presentata nel corso del convegno “Strambino verso un territorio sostenibile” che si è svolto presso il Municipio, nei suggestivi locali restaurati del Salone Unità d’Italia. Un appuntamento che nel riassumere il lavoro messo a punto dall’Amministrazione Comunale in termini di “buone pratiche”, parte dal presupposto che il territorio necessita, oggi più che mai, di rincorrere la tecnologia. Ne è convinto il Sindaco di Strambino Savino Beiletti che ha sottolineato l’importanza, specie nelle difficoltà di oggi, «di mettere in campo quanto serve al territorio per operare in sinergia». Ne è un esempio il progetto “I tre territori – Lanciano, Follonica, Ivrea” nato a fine 2011, per iniziativa del Consorzio Imprese Canavesane e che nell’ambito di Confindustria Canavese promuove iniziative per lo sviluppo delle imprese sul territorio, partendo dalle competenze che ci sono, lavorando insieme ad altri territori partendo dalle persone e dal locale. In tal senso sono stati organizzati incontri con tavoli tematici sulle “Smart city” e sullo “sviluppo territoriale e turismo”, ed è stata sottoscritta la “Carta di Lanciano” che ha posto le basi e l’intenzione di proseguire insieme. Progetti, dunque, di riqualificazione ambientale ed arredo urbano con la finalità di rendere più facile la vita al cittadino. È il caso ad esempio di Ivrea con l’inaugurazione a fine ottobre del Ponte Passerella, un’area che da non fruibile sarà reinventata, riutilizzata, che, ha sottolineato Gisella Milani, Presidente del comitato Piccola Industria e del Consorzio Imprese Canavesane, «da frangia urbana diventerà fulcro di buone pratiche.»
E in tal senso è piaciuta la Smart Bench, realizzata nell’ambito del progetto Bootstrap Canavese, altamente tecnologica munita di effetti audio sonori, di  collegamenti wi-fi, e con interfacce usb, dove la seduta è formata da elementi multimediali, che possono essere assemblati tra loro per creare composizioni differenti, all’interno dei cui gusci di rivestimento possono essere collocati o meno i dispositivi tecnologici. Il progetto, nato come percorso di formazione manageriale, ha visto la partecipazione di sei imprese canavesane, ciascuna delle quali ha dato il proprio contributo sulla base delle proprie esperienze, con l’obiettivo di entrare sul mercato creando un prodotto innovativo per luoghi pubblici puntando, su tecnologia e design. «Abbiamo cercato di dare alla panchina dei servizi per il cittadino e enfatizzare possibilità di aggregazione, essendo una soluzione rivolta ai giovani, agli anziani, ai turisti che cercano informazioni» ha sottolineato Valerio Dagna della ditta Net-Surfing. Al progetto ha dato il proprio contributo anche il Politecnico di Torino con 20 gruppi di lavoro e 140 studenti che hanno elaborato idee e soluzioni per lo sviluppo del quartiere Dora Baltea e per il progetto di Smart Bench.
Karen Orfanelli

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