Valli Orco e Soana: la prima barriera stradale antirumore con legno di castagno e lana di pecora

LOCANA/STRAMBINO – È stata posata nel Comune di Strambino, sulla SP56, la prima barriera stradale antirumore realizzata esclusivamente con legno di castagno non trattato e lana vergine di pecora provenienti dalle Valli Orco e Soana.
Il progetto è stato promosso e sviluppato dall’Associazione temporanea di Scopo, appositamente costituita, tra tre diversi soggetti portatori di interessi del settore forestale in Canavese: lo studio associato GES.TER di Chiaverano, la Comunità Montana Valli Orco e Soana e la Segheria Valle Sacra di Castellamonte. Il progetto di carattere sperimentale è stato finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito della misura 124 del Piano di Sviluppo Rurale.
Lo Studio associato GES.TER è stato l’ideatore dell’iniziativa nonché coordinatore e responsabile del progetto.
La Comunità Montana Valli Orco e Soana ha garantito la fornitura delle materie prime. La lana è stata prodotta da allevatori che monticano in alta Valle Orco, il legname tagliato dai boschi in gestione della Comunità Montana Valli Orco e Soana. La Segheria Valle Sacra, specializzata nella lavorazione del castagno locale, si è occupata della costruzione dei prototipi, partendo dalla segagione ed essicazione dei tronchi. La lana è stata lavorata dal Consorzio Biella the Wool Company: iniziando dal lavaggio sino alla produzione del materassino da impiegare come isolamento interno del pannello.
A seguito dei primi test acustici, che hanno certificato il buon livello di isolamento della barriera, e grazie alla disponibilità del Settore Viabilità della Provincia di Torino, la barriera è stata posata in Comune di Strambino, sulla SP 56, in un contesto urbano.
I test acustici hanno evidenziato parametri assimilabili a pannelli attualmente in commercio di fascia buona.
I costi di produzione industriale del pannello denominato “B.A.L.L.A.”, acronimo di “Barriere Antirumore Legno-Lana”, stimati dal progetto, sono giunti a valori leggermente superiori rispetto a quelli di mercato per prodotti simili. Però sono stati previsti alcuni accorgimenti che riduranno ulteriormente il costo di produzione. Il prodotto rappresenta un’importante volano di sviluppo per l’economia forestale delle Valli Orco e Soana; le barriere che vengono ora proposte al mercato si caratterizzano per l’elevato valore ecologico in quanto costruite interamente con materie prime naturali rinnovabili di provenienza locale, totalmente riciclabili, prive di qualsiasi sostanza chimica preservante, differenziandosi, quindi, rispetto a quelle attualmente in commercio. Basti pensare al raffronto tra i costi in energia primaria per la produzione di un materassino di lana di roccia, normalmente impiegato nei pannelli ora in commercio, ed il costo energetico per la lana sucida (tal quale dalla tosa), utilizzato dal prodotto “B.A.L.L.A.”
Lo stesso dicasi per la materia prima legno raffrontando un pino di provenienza nordeuropea o extraeuropea, trattato in autoclave con prodotti tossici preservanti, con un castagno di provenienza locale privo di alcun trattamento.
Anche in campo normativo l’aspetto ambientale è diventato sempre più predominante: tutti i prodotti dovranno essere riciclabili a fine ciclo.
La possibilità di sviluppo del progetto potrebbe essere ancora maggiore se gli enti pubblici deputati alla gestione della viabilità inseriranno nei loro capitolati speciali di appalto norme tecniche destinate alla sostenibilità ambientale delle materie impiegate, l’assenza di preservanti chimici, la totale rinnovabilità delle materie impiegate e la totale riciclabilità della barriera a fine ciclo.
«Siamo molto soddisfatti dell’attuazione di questo importante progetto – affermano il Vice Presidente della Comunità Montana Valli Orco e Soana, Giovanni Meaglia, e l’Assessore all’Ambiente, Agricoltura e Forestazione, Elio Cavoretto – Le Valli Orco e Soana possono garantire la fornitura del materiale per diversi anni. Adesso il prototipo verrà pubblicizzato nelle varie fiere specializzate che si svolgeranno sul territorio nazionale al fine di attirare l’attenzione di importanti partners privati.»

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