Area di via Lago San Michele e via dei Chiodi: nuovo incontro pubblico

IVREA – È in programma martedì 25 febbraio, alle ore 18.00, presso la sala della ex sede di Turismo Torino e Provincia in Corso Vercelli 1 (di fronte all’Oratorio San Lorenzo) il nuovo incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione sul tema legato all’area di via Lago San Michele e via dei Chiodi.
«Come avevamo già evidenziato nel corso dell’incontro tenutosi presso Sala Santa Marta lo scorso 11 febbraio – sottolinea l’Assessore Giovanna Codato – è precisa intenzione dell’Amministrazione continuare nel percorso di pregettazione partecipata con i cittadini con l’obiettivo prioritario di preservare l’area verde.»
«Ribadiamo ancora una volta – aggiunge il vice Sindaco Capirone – che siamo assolutamente concordi con l’idea della valorizzazione dell’area individuando al contempo, attraverso un percorso condiviso, le soluzioni migliori alle diverse questioni che anche nel corso dell’incontro di Santa Marta sono emerse. Punto fermo – rimarca Capirone – è quello che l’area frutto della perequazione mantenga la destinazione a verde e servizi come previsto dal piano regolatore.»
«Peraltro, come è apparso evidente anche nel corso dell’ultimo costruttivo incontro con i cittadini – ricorda Codato – la questione non è strettamente legata solo alla progettazione dell’area verde, ma comporta un ampio ragionamento che porti alla definizione di tutti quegli aspetti che i tanti residenti della zona hanno evidenziato e rispetto ai quali, anche per l’Amministrazione, è prioritario trovare la migliore soluzione.»
«La messa in sicurezza dell’accesso alla scuola materna – aggiunge Capirone – così come il nodo viario dell’incrocio Via Lago San Michele, Via Chiodi, Via Monte Marzo che evidentemente comporta una serie di problematiche dal punto di vista della viabilità condizionata anche dagli edifici già esistenti, sono tutti aspetti che vogliamo assolutamente verificare con i residenti per capire quali possano essere gli interventi da adottare al fine di garantire la migliore vivibilità e fruibilità possibile nel quartiere.»
La posizione di Legambiente
Il Circolo Dora Baltea di Legambiente chiede all’Amministrazione Comunale di Ivrea che non venga approvato il PEC di Via Chiodi2, così come è stato presentato con particolare riferimento alle tavole del Progetto di Coordinamento (PDC) e alla Convenzione.
Chiede inoltre che sia avviato fin da subito un processo partecipativo che porti alla redazione di un nuovo PDC e di una nuova Convenzione per il PEC Chiodi2.
La vicenda che riguarda il Piano di edilizia Convenzionato di via Chiodi richiama un problema più vasto di assetto urbanistico della città che richiede una revisione del Piano regolatore generale (PRG) del 2000 entrato in vigore nel 2006. Quel piano coinvolge, tenendo conto delle aree di trasformazione e dei lotti di completamento, una superficie di circa un milione e mezzo di metri quadrati. Seppure non tutti trasformabili in superficie edificata si tratta pur sempre di una ragguardevole quantità di edificazioni per una città che non solo non vede crescere i suoi abitanti ma segna un declino. Il Piano regolatore va rivisto nella direzione di bloccare l’ulteriore consumo di suolo per puntare prioritariamente al recupero ed efficientamento dell’edificato attuale.
L’area di trasformazione AT1 4 in cui è inserito il PEC “Chiodi2” è interessata dalla mobilità intercomunale che costituisce un carico su via Chiodi, via Lago San Michele e via Strusiglia che verrà accresciuta dalla costruzione di nuove abitazioni. Riteniamo pertanto necessario, nel momento in cui si discute del nuovo PEC di via Chiodi pensare ad un disegno integrato di viabilità comprendente quella pedonale, ciclabile e automobilistica.
L’area a verde e servizi (VS) prevista dal PRG per l’AT1 4 va preservata nella sua integrità in quanto polmone verde residuo in un’area ad alta densità abitativa e quale prezioso corridoio di collegamento verde tra la città e il parco della Polveriera ed il Lago San Michele.
Come per l’area VS dell’AT1 4, così come per il verde cittadino è evidente la carenza di risorse economiche per la loro manutenzione. E’ necessario prevedere fin dalla stesura del Progetto di Coordinamento del PEC le risorse necessarie alla progettazione, realizzazione e alla manutenzione dell’area VS.
Per tutte le ragioni espresse sopra sono evidenti gli interessi pubblici che sono legati alla trasformazione dell’area interessata dal PEC di via Chiodi. Tali interessi vanno tutelati attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle associazioni con un processo partecipativo che renda effettivamente condivise le scelte urbanistiche, condizione indispensabile per poter avere il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle associazioni nella progettazione e manutenzione dell’area verde.

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